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    Italia, Frattesi: "Flop agli Europei perché c'era troppa pressione. Inter? C'è un motivo se non rompo le scatole a Inzaghi"

    Italia, Frattesi: "Flop agli Europei perché c'era troppa pressione. Inter? C'è un motivo se non rompo le scatole a Inzaghi"

    Davide Frattesi ha parlato in conferenza stampa tra gli impegni della Nazionale che ha pareggiato con il Belgio e si appresta ad affrontare Israele. Queste le parole del centrocampista dell'Inter.

    EUROPEI - "Ciò che ci è un po' mancato nella spedizione dell'Europeo è stato il divertimento in campo che s'è visto col Belgio. Trascorrere tanti giorni in un ambiente non gioioso e simpatico come c'è ora ha influito sul rendimento di tutti i giocatori. C'era troppa pressione, sia all'esterno che all'interno. Alla fine ce la siamo messa pure da soli, non è stata una spedizione così divertente. Ci sono sempre state Nazionali più forti di noi, ma quello che ha sempre fatto la differenza è stato lo spirito italiano. C'era più talento nelle Nazionali di qualche tempo fa, ma alla fine ciò che fa la differenza è lo spirito. Battere la Francia a Parigi, giocare come abbiamo giocato quei 40 minuti col Belgio sono dimostrazioni di forza perché sono nazionali top al mondo. Vuol dire che siamo sulla strada giusta".

    INTER - "E' già un impiego migliore rispetto a quello dello scorso anno quello di quest'anno all'Inter. Scherzi a parte, io capisco mister Inzaghi e per questo non ho mai rotto le scatole a nessuno. Siamo in quattro e tutti calciatori di alto livello, non è semplice. Lo scorso anno arrivavo in una squadra reduce dalla finale di Champions League e poi ha vinto lo Scudetto. Non è semplice".

    RAPPORTO CON IL CT - "Quando siamo arrivati a settembre ho parlato con lui in palestra e nel farmi i complimenti mi disse di avere grande stima di me, ma anche che sarei stato quello a cui avrebbe rotto di più le scatole. Vedeva in me qualcosa che a lui piaceva e ora i rimproveri sono un po' diminuiti perché sto facendo di più ciò che lui chiede. Quando lui è venuto qui a dire che le colpe dell'Europeo erano sue al 99% mi ha trovato in disaccordo. Lui poteva essere più leggero, ma poi in campo andavamo noi e per calciatori come noi non riuscire a fare due passaggi di fila era inconcepibile. Questa cosa gli fa onore, ma poi sappiamo che le colpe non erano certo tutte sue".

    GARA CON ISRAELE - "Importantissima. Dobbiamo continuare a esser primi nel girone sperando che Francia e Belgio possano pareggiare. I tre punti ci permetterebbero di fare dei ragionamenti che a inizio competizione non erano contemplati: è una buona squadra con qualità, bisognerà esser bravi a tenere il risultato perché nel match d'andata da questo punto di vista non siamo stati molto bravi":

    POLITICA - "Onestamente non ne parliamo. Personalmente spero che si risolva tutto in modo pacifico, ma obiettivamente quando siamo qui non ne parliamo. Cerchiamo di attenerci sempre a cose di campo senza andare fuori. Per noi sarà una gara come tutte le altre, in campo cambia poco. Dove può crescere di più l'Italia è forse nella gestione della partita una volta in vantaggio. Siamo una squadra giovane e probabilmente ogni tanto ci sta anche mettere una palla su senza fare uscite complicate".

    SECONDA PUNTA - "Sinceramente non penso. L'ho provato quando abbiamo fatto quel modulo all'Europeo, ma non credo che esalti le mie caratteristiche".

    PELLEGRINI - "A me dispiace veramente tanto. Lorenzo è una bravissima persona e poi come calciatore è forte: io guardo le partite della Roma e quando viene qui sembra un'altra persona. Col Belgio l'ho visto davvero bene. Io penso che un capitano così - molto equilibrato e che pensa agli altri - bisogna tenerselo stretto. E poi come giocatore è forte. Non è un momento facile per lui, non è facile entrare in campo con 60mila persone che ti fischiano. Spero ne esca da questa situazione, è davvero una bella persona".

    PISILLI - "I giocatori se sono qui è perché sono bravi. E' un ragazzo con la testa sulle spalle, può solo far bene e mi auguro possa avere una carriera lunga a Roma così da spingere la società a puntare sui giovani italiani perché ci sono e sono bravi".

    MONDIALI - "Non deve essere una ossessione, ma è un'ossessione perché non si può mancare di nuovo. La Nations League la stiamo prendendo davvero sul serio perché poi influisce sulle fasce ai sorteggi: faremo di tutto per arrivare primi nel girone così da avere sulla carta un girone più semplice, ma in generale non si può sbagliare. Non c'è altro da dire".

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