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PSG, sgarbo alla Juventus: 'Matuidi resta qui'. Dettagli e retroscena
RETROSCENA E MOTIVI – Dietro alla scelta del PSG, c’è la sete di rivincita sulla Juventus dopo tanti affari che hanno infastidito i francesi in questi anni. A cominciare da quel Kingsley Coman portato via dai bianconeri a parametro zero tra la furia della società francese, che non ha dimenticato; fino ai tentativi remoti per Rabiot avvenuti anni fa e all’assalto recente lanciato invece al gioiellino Jonathan Ikoné, attaccante classe ’98 del PSG. In questo caso, un nuovo assedio per prenderlo a zero questa volta finito male. Col Paris su tutte le furie, al punto da rilanciare col giocatore proponendogli un contratto mostruoso pur di non mandarlo in bianconero. E scommettendoci con decisione. Comun denominatore: tutti francesi, Matuidi compreso. Un fattore in più che irrita Al Khelaifi, volenteroso di ricostruire un’identità francese sui giovani della sua squadra e non solo. Ecco come nasce il muro finale che sa tanto di vendetta sui dirigenti bianconeri, nel cuore di una trattativa molto avanzata, seppur mai davvero chiusa.
COSA PUO’ ACCADERE – Adesso, si apre una fase delicata sul mercato della Juventus. Perché i margini per riaprire il discorso Matuidi sono legati soltanto a un’offerta molto alta che superi i 30 milioni di euro (che la Juve dovrebbe fare per un 29enne, da non dimenticare) o a una pressione da parte del giocatore con Mino Raiola, fin qui ancora non avvenuta. Due ipotesi molto complesse. Così Marotta e Paratici sono tornati sulle alternative, una lista lunga che parte da Kovacic (proposto nelle ultime ore dai suoi agenti, ma da prendere a titolo definitivo) fino a Sissoko, Luiz Gustavo e quell’Hector Herrera offerto dai suoi intermediari italiani. Tante piste, nessuna semplice per una Juve convinta di poter contare su Matuidi fino a poche ore fa. Ma questo è il PSG. Che adesso ha alzato un muro davvero altissimo.