Getty Images
Milan, è ballottaggio anche sul mercato tra Hauge e Leao: le ultime
Fare cassa è diventato un imperativo quasi categorico per il Milan, a maggior ragione dopo aver messo sul piatto qualcosa come 60 milioni di euro per i cartellini di Maignan e Giroud e le conferme a titolo definitivo di Tomori e Tonali. La necessità di far quadrare i conti al termine di questa finestra di mercato e di crearsi un tesoretto per gli ultimi interventi in entrata sta tenendo particolarmente impegnati Maldini e Massara in questi giorni e una delle possibili fonti di incasso arriva dal reparto d'attacco e precisamente dall'esterno sinistro che si sceglierà di sacrificare.
BALLOTTAGGIO - Jens Petter Hauge e Rafael Leao vivono di questi tempi un ballottaggio che poco ha a che vedere con le vicende di campo, essendo ancora relativamente distante l'esordio in campionato contro la Sampdoria. Il norvegese e il portoghese sono infatti due calciatori che, pur venendo da un'annata a fasi alterne, hanno mercato all'estero e possono consentire al Milan di fare cassa: per l'ex Bodo Glimt si sono mosse Eintracht Francoforte e Wolfsburg, ma nessuna delle due soddisfa al momento la richiesta di 12 milioni di euro del club rossonero, mentre per Leao si attendono le prossime mosse del suo agente Jorge Mendes ed evidentemente la decisione del calciatore.
LE OFFERTE - Se Hauge rappresenterebbe una plusvalenza più semplice da realizzare, essendo stato acquistato per soli 5 milioni e avendo un ingaggio più abbordabile, diverso è il ragiomento da fare per Leao. Che ha già scartato un approccio dell'Everton, che è stato oggetto di una richiesta di informazioni del Borussia Dortmund non ancora approfondita e che il suo procuratore sta provando ad offrire al Wolverhampton, club di Premier che è diventato negli anni una colonia di portoghesi e di assistiti di Mendes. In questo caso il Milan, che non chiude alla partenza dell'attaccante classe '99, chiede però non meno di 30 milioni di euro per avere un significativo beneficio a bilancio e privarsene più a cuor leggero.
LA SCELTA - Perché nelle gerarchie di Pioli Leao ricopre un ruolo più centrale rispetto ad Hauge - può essere un'alternativa in più a Ibra e Giroud da punta - e la partenza di uno esclude verosimilmente quella dell'altro, perché a quel punto il Milan si troverebbe costretto a cercare sul mercato un giocatorte alternativo a Rebic per corsia mancina. Nonostante gli accostamenti al gioiello del Copenaghen Daramy, ad oggi le priorità di Maldini e Massara sono ben altre: ecco perché tra Hauge e Leao il ballottaggio è apertissimo.
BALLOTTAGGIO - Jens Petter Hauge e Rafael Leao vivono di questi tempi un ballottaggio che poco ha a che vedere con le vicende di campo, essendo ancora relativamente distante l'esordio in campionato contro la Sampdoria. Il norvegese e il portoghese sono infatti due calciatori che, pur venendo da un'annata a fasi alterne, hanno mercato all'estero e possono consentire al Milan di fare cassa: per l'ex Bodo Glimt si sono mosse Eintracht Francoforte e Wolfsburg, ma nessuna delle due soddisfa al momento la richiesta di 12 milioni di euro del club rossonero, mentre per Leao si attendono le prossime mosse del suo agente Jorge Mendes ed evidentemente la decisione del calciatore.
LE OFFERTE - Se Hauge rappresenterebbe una plusvalenza più semplice da realizzare, essendo stato acquistato per soli 5 milioni e avendo un ingaggio più abbordabile, diverso è il ragiomento da fare per Leao. Che ha già scartato un approccio dell'Everton, che è stato oggetto di una richiesta di informazioni del Borussia Dortmund non ancora approfondita e che il suo procuratore sta provando ad offrire al Wolverhampton, club di Premier che è diventato negli anni una colonia di portoghesi e di assistiti di Mendes. In questo caso il Milan, che non chiude alla partenza dell'attaccante classe '99, chiede però non meno di 30 milioni di euro per avere un significativo beneficio a bilancio e privarsene più a cuor leggero.
LA SCELTA - Perché nelle gerarchie di Pioli Leao ricopre un ruolo più centrale rispetto ad Hauge - può essere un'alternativa in più a Ibra e Giroud da punta - e la partenza di uno esclude verosimilmente quella dell'altro, perché a quel punto il Milan si troverebbe costretto a cercare sul mercato un giocatorte alternativo a Rebic per corsia mancina. Nonostante gli accostamenti al gioiello del Copenaghen Daramy, ad oggi le priorità di Maldini e Massara sono ben altre: ecco perché tra Hauge e Leao il ballottaggio è apertissimo.