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Esposito: 'Ecco perché sono tifoso della Samp'. Dionigi: 'Quel gol nel derby...'
Dionigi non ha lasciato a cuor leggero Genova. “Fosse dipeso solo da me non sarei andato via, sarei rimasto più a lungo" ha raccontato a Sampdorianews.net. "Anche se realizzavo un buon numero di goal purtroppo non rientravo negli schemi tattici di mister Cagni che aveva altre idee in avanti. Sarei però rimasto ben volentieri alla Samp, dove stavo davvero bene, quello che ho vissuto indossando un anno quella maglia ha un valore profondo". L'ex attaccante comunque segue ancora il Doria, e osserva il lavoro di mister Giampaolo: "E' un grande allenatore, era finito un po' nel dimenticatoio, ha avuto la forza di ripartire, oltre alla bravura e fortuna di ricevere la proposta dell'Empoli. Per tutti noi allenatori è un maestro, lo guardiamo e lo seguiamo con grande ammirazione”.
A servire l'assistenza Dionigi fu come detto Carmine Esposito, un altro che si è iscritto al ristretto elenco di giocatori capaci di segnare nel derby della Lanterna. L'amore dell'ex giocatore di Empoli e Fiorentina per i colori blucerchiati è rimasto viscerale. Tanto è vero che oggi Esposito si dichiara tifoso doriano. "Volevo venire al Ferraris per la partita, purtroppo all'ultimo è venuto fuori un impegno con mio figlio classe 2002 nato a Genova, gioca nelle giovanili del Bologna. Dal giorno in cui è nato gli ho detto di tifare Sampdoria come il sottoscritto, in casa ho tutta roba blucerchiata. In ogni occasione in cui la Sampdoria gioca a Bologna, o a Reggio Emilia, mi accompagna sempre a vedere la partita, sa quanto ci tengo" ha raccontato sempre a Sampdorianews.net l'ex blucerchiato. "Sarò quindi costretto a vedere il derby in tv, non si provano mai le sensazioni di quando si è allo stadio. Se potessi ritornare giovane e poter nuovamente giocare quella partita, riprovare quelle emozioni uniche... Quel goal è tra i più ricordi più belli di tutta la mia carriera, da tifoso gonfiare la rete sotto la Sud in un derby credo sia il massimo che ci si può augurare nella vita. Qualche mese più tardi, durante le feste di Pasqua, i tifosi mi regalarono un poster con il mio goal, tuttora presente nella mia camera”.
Per Esposito, nato a Napoli nel 1970, non deve essere stato semplice tifare Sampdoria: "Da piccolo eravamo tutti impressionati dal Napoli di Maradona, adoravo però i colori della Sampdoria, conoscevo a memoria le sue formazioni, collezionavo le sue figurine. Da tifosi abbiamo avuto l'onore di avere il miglior Presidente di tutta la storia del club, Paolo Mantovani, da giocatore ho avuto la fortuna di conoscere i suoi figli, persone meravigliose. Negli anni '90 giocavo in serie C alla Casertana, arrivò in ritiro la Sampdoria che era attesa dalla sfida con il Napoli, in quell'occasione sono riuscito a conoscere e fare le foto con Vialli, Mancini, Dossena, Lombardo, mi impressionò molto anche Katanec. Ero un ragazzino al settimo cielo, con Attilio il rapporto si è consolidato anni più tardi diventando compagni di squadra proprio alla Sampdoria, come testimoniato dal fatto che è stato il padrino di mio figlio. Sono orgoglioso della nostra amicizia. Boskov mi regalò molte spille con i colori blucerchiati - conclude - le conservo in casa”.