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Sampdoria, Andersen è il tuo nuovo gioiello?
Nel frattempo però la sua nazionale - la Danimarca under 21 - non lo ha perso di vista, continuando a convocarlo. E Giampaolo il difensore lo ha seguito sempre con grandissima attenzione. Il tecnico blucerchiato ha già dimostrato di avere un occhio allenato per quanto riguarda il reparto. Ricordate un certo Milan Skriniar? Fece errori a non finire nelle prime partite, lo slovacco era legnoso, impacciato, distratto. L'unico a difenderlo sempre era stato il suo allenatore. Ora Skriniar è uno dei migliori difensori del campionato. Anzi, probabilmente IL migliore. E Giampaolo in merito ad Andersen parlava così a metà settembre: "Per spirito d'attenzione è della stessa scuola di Skriniar, è un ragazzo che mi piace. Non ha ancora le conoscenze adeguate, ma è un diamante grezzo sul quale sarà bello lavorare". Poteva essere un caso, una delle solite frasi di circostanza. Eppure Giampaolo il concetto lo ha ribadito anche un mese dopo. "Ricalcherà le orme di Skriniar. Mi piace molto, attento e ricettivo. Diamogli tempo, stupirà". Due indizi fanno una prova, ma aggiungiamo altra carne al fuoco. Post partita di Sampdoria-Udinese, l'esordio in Serie A del difensore, oltretutto in un ruolo non suo: "L’ho adattato terzino, lui è molto forte da centrale. Ha grandi prospettive”. L'allenatore della Samp ha rincarato la dose qualche giorno dopo: "Diventerà forte, vedo in lui tante belle qualità nel ruolo di centrale. Ha davanti a sè un mostro sacro come Silvestre, avesse avuto un altro giocatore con meno qualità avrebbe potuto insidiarlo. Andersen è il futuro della Samp, il profilo è importante." Quando un mister si espone così, è sincero.
Nessuno però si aspettava Andersen titolare al posto di Silvestre, il perno del reparto, nella partita più importante della stagione. E qualche brivido, è inutile nasconderlo, ai tifosi della Sampdoria è venuto. Specialmente quando dopo solo un quarto d'ora una sua svirgolata stava per costare carissima alla Samp. Da lì in poi però il danese non ha più sbagliato niente. Quantità, qualità, prestanza fisica e pure una discreta velocità. Ha parecchie carte da giocarsi il giovane difensore che, è bene ricordarlo, deve ancora compiere 22 anni. Oltretutto Andersen nel calcio dei grandi lo aveva già bazzicato con grande continuità. La Sampdoria lo ha prelevato come detto dal Twente, dove aveva debuttato addirittura nel 2015. Con la maglia del club olandese, Andersen ha giocato praticamente due stagioni da titolare. Lo scorso campionato è stato quello della consacrazione, e gli è valso le attenzioni doriane. Insomma, il brivido della serie A era comprensibile e logico, ma per il ragazzo certi livelli sono abbastanza consueti. Probabilmente adesso Andersen tornerà in panchina, Silvestre è intoccabile per antonomasia. Ma è facie immaginare che lo spazio per il giocatore aumenti esponenzialmente in questo finale di campionato. E non bisogna dimenticarsi che tutti i giovani difensori che sono passati sotto l'ala di Silvestre hanno fatto una discreta carriera: Romagnoli e Skriniar insegnano. La Samp insomma un suo nuovo gioiello potrebbe averlo già in casa. E' ancora presto per un'etichetta del genere, ma anche lui si merita almeno una seconda occhiata.