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Cagliarimania: tre indizi fanno sempre una prova
Non a caso, il Cagliari è ormai diventato un avversario ostico per chiunque, grazie anche alla crescita esponenziale di un nucleo di punti fermi sul quale Maran ha riposto maggiore fiducia: da Barella a Castro, passando per Srna, Pavoletti e Joao Pedro. E proprio quest'ultimo nelle recenti uscite si è rivelato in grande spolvero. Il brasiliano ha vissuto momenti particolarmente difficili negli ultimi mesi della scorsa stagione. La vicenda doping lo ha tenuto sulla graticola e lontano dal campo per tanto tempo. Un periodo nero, poi ecco la luce in fondo al tunnel: gol all'esordio stagionale contro il Milan, alla quarta di campionato, gol contro il Bologna all'ottava, gol contro la Juve sabato sera. Tre sigilli, in aggiunta alle prestazioni da leader, che testimoniano l'importanza capitale di Joao Pedro nello scacchiere tattico di Maran. L'ex tecnico del Chievo, evidentemente non soddisfatto dal rendimento di Sau e Farias (entrambi condizionati da qualche noia fisica), ha deciso di mescolare le carte lanciando Joao a sostegno di Pavoletti e, dunque, non più nelle vesti di trequartista. Il brasiliano, avanzato di qualche metro, ha ripagato alla grande la fiducia del proprio allenatore con giocate decisive e con i gol. Tre, per la precisione, in appena 8 gare disputate, che hanno spazzato via ogni dubbio sul classe '92 dopo i tanti mesi di purgatorio. E allora, se tre indizi fanno sempre una prova, la "regola" di Agatha Christie vale anche per Joao Pedro, sempre più al centro del mondo Cagliari.