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    Cagliarimania: via la maschera, l'obiettivo non può essere una semplice salvezza

    Cagliarimania: via la maschera, l'obiettivo non può essere una semplice salvezza

    • Mauro Cossu
    Il Cagliari va. Una vittoria importante, quella conquistata ieri contro il Chievo dell'ex Ventura, sia per la classifica sia per la prestazione sfornata dai rossoblù sotto gli occhi del proprio pubblico. Gli uomini di Rolando Maran hanno tenuto in mano le redini della gara per quasi tutti i novanta minuti, creando diverse occasioni da rete, trovando la via del gol per due volte, gestendo il vantaggio con personalità e senza correre particolari problemi. Fatta eccezione per l'ultimo quarto d'ora, quando i rossoblù hanno staccato la spina, probabilmente per tirare un po' il fiato dopo un match giocato a cento all'ora. Alla Sardegna Arena ha brillato ancora una volta la stella di Lucas Castro: contro i clivensi è arrivata la prima rete con la maglia del Cagliari, un capolavoro dalla distanza che ha impreziosito le numerose giocate d'alta scuola. Una crescita esponenziale quella del centrocampista argentino che, nella nuova posizione di trequartista con licenza di svariare (stesso ruolo ricoperto alla grande contro il Bologna) è esploso definitivamente mostrando il meglio di sé.

    Altra nota positiva, insieme alla solidità difensiva (due gol incassati negli ultimi tre incontri), è l'intesa sempre più crescente tra Joao Pedro e Pavoletti, ormai la coppia d'attacco titolare del Cagliari di Maran. I due sembrano completarsi naturalmente come se giocassero insieme da una vita garantendo un’ottima resa in fase realizzativa ma non solo. Non è un caso che anche ieri i rossoblù abbiano sbloccato il match proprio sull'asse Joao-Pavoloso: perfetto cross del primo, solita incornata vincente del secondo. Il Cagliari, dopo due stagioni di alti (pochi, per la verità) e bassi, finalmente convince. I rossoblù hanno levato la maschera, mostrando le loro vere qualità: compattezza, solidità difensiva, abilità nel palleggio ed efficacia in zona gol. Maran ha dato un’identità ben precisa alla compagine sarda, ora consapevole di poter giocare senza paura al cospetto di qualsiasi avversario (vedi l'ottima prova in casa della più quotata Fiorentina). L'obiettivo salvezza, anche in virtù di una classifica che proietta i rossoblù al 12° posto a quota 13 punti (+7 sulla zona rossa), ora sembra stare stretto dalle parti di Asseminello. L'Europa è - probabilmente - ancora un'utopia, ma se la dirigenza in sede di mercato di riparazione decidesse di puntellare la rosa a disposizione di Maran con innesti di spessore senza privarsi dei propri gioielli, allora l'asticella andrebbe necessariamente alzata ben oltre una semplice salvezza.

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