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Sassuolomania: Vrsaljko, l'eccezione di un'azzurra filosofia
Scherzi a parte, inutile negare come l'italianità del Sassuolo rappresenti un piccolo vanta. In un momento economico-socioculturale sempre più complesso, dentro il quale il 'Made in Italy' vale quasi meno che zero per quanto (non) valorizzato, almeno nel pallone che rotola qualcuno che crede ancora nelle forze 'nostrane' non manca.
Lanciato dall'alto l'input, Giorgio Squinzi uno che ha esportato l'Italia nel mondo con il proprio marchio Mapei giusto per non dimenticarlo, la dirigenza neroverde è stata bravissima nel raccoglierlo al volo. Piena zeppa di stranieri, diverse volte non all'altezza della situazione, la nostra massima serie pare aver imboccata una strada senza possibilità di ritorno.
Ne paga tutto il movimento calcistico, ne sa qualcosa la Nazionale schiantata da Costa Rica ed Uriguay, non propriamente Germania ed Argentina, lo si nota sempre più nei vivai: quanti italiani escono dalle cosidette foresterie? Pochi se non pochissimi e anche in quel campo, il Sassuolo ha saputo vederci lungo. Quel fulgido talento di Domenico Berardi, vale ad oggi per la metà 15 milioni: scovato a 0, la vendita del calabrese darà vita ad una mega plusavalenza. Mica brustoline.