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Personalità e leadership, Tonali ha convinto tutti: il centrocampo del Milan è suo, Mancini lo studia
IL SALTO - Tonali è presente e futuro del Milan: personalità, giocate decisive, assist e anche due gol in questa stagione (contro Cagliari e Atalanta). Sandro ha scalato le gerarchie fino a diventare un uomo di fiducia di Stefano Pioli, che a gennaio gli darà in mano le chiavi del centrocampo per il definitivo salto di qualità definitivo. 18 presenze su 25 da titolare, l'uomo che non tradisce mai. Neanche nelle partite che contano: ricordate la prestazione con la Juve? Allo Stadium è stato il migliore in campo. E quest'anno ha messo anche un'altra spunta nei suoi traguardi, alla voce "debutto in Champions"; ad Anfield, contro il LIverpool. Mica male.
FUTURO - Da sempre tifoso rossonero, vuole diventare una bandiera del club e parla già da leader: "Non possiamo prenderci l'alibi degli infortuni, questo è il calcio e andiamo avanti con quelli che possono allenarsi e possono giocare" aveva detto dopo il pareggio con l'Udinese. 21 anni. Lucidità fuori e dentro il campo, la stessa che sotto porta ha dimostrato di avere Tommaso Pobega, l'altro talento rossonero (classe '99), in prestito al Torino ma che il Milan vuole riportare alla base il prossimo anno. Tonali più Pobega, il futuro sarà loro. Il centrocampo di Pioli anche.
NAZIONALE - In questo mese Sandro si gioca anche un posto nell'Italia in vista dei playoff di marzo per accedere al Mondiale in Qatar. Il centrocampista sta facendo ancora la spola tra Under 21 e Nazionale A, è uno degli osservati speciali di Mancini che l'ha mandato in campo nelle ultime due gare di qualificazione: con la Svizzera ha giocato l'ultima mezz'ora entrando al posto di Locatelli e con l'Irlanda del Nord è partito titolare lasciando poi il posto a Cristante nel secondo tempo. Ora però Sandro è concentrato sul Milan: Tonali si prepara al salto definitivo, il centrocampo rossonero è nelle sue mani.