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    Milan, Suso tratta la cessione da solo come i giocatori degli anni Settanta

    Milan, Suso tratta la cessione da solo come i giocatori degli anni Settanta

    • Daniele Longo
    Suso sfoglia la margherita, sperando che porti la soluzione migliore per il suo futuro. Da oggetto del desiderio di tanti club a indesiderato il passo è stato breve. Lo spagnolo ha perso il sorriso e anche il posto da titolare, è diventato il primo bersaglio di parte del tifo rossonero.

    CHIESTA LA CESSIONE - Nella giornata di ieri Suso è stato in sede per un summit, definito positivo, con Boban e Maldini. Lo spagnolo ha chiesto la cessione e si è informato sulle offerte giunte al club rossonero. Per il momento le richieste erano su parametri economici che non soddisfano il club rossonero. Ma c'è un dettaglio molto particolare che è emerso dall'incontro di ieri in sede.

    SUSO SENZA PROCURATORE - Suso, come testimoniato dalle immagini, si è recato in sede da solo. Non c'era alcun procuratore al suo fianco. Quasi un unicum considerando la portata del giocatore. Secondo quanto appreso da calciomercato.com, l'ex Liverpool non si è ancora legato ufficialmente con nessun agente dopo la fine del rapporto professionale con Alessandro Lucci. Si era offerto a Raiola, tra i due c'è un accordo verbale ma nulla di scritto: per farla breve, il procuratore italo-olandese lo aiuterà ma il folletto di Cadice sta trattando la sua cessione in prima persona. Come facevano i giocatori prima degli anni 70: in Italia tra i primi ad avere un procuratore fu Giancarlo Antognoni che nel lontano 1973 affidò i suoi interessi ad Antonio Caliendo. Storie di un calciomercato che non smette mai di stupire.

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