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    Maldini 'Milan, per te ci sarò sempre! No a Moratti; Ancelotti mi voleva, ma...'

    Maldini 'Milan, per te ci sarò sempre! No a Moratti; Ancelotti mi voleva, ma...'

    • L.T.

     

    L’ex capitano del Milan, Paolo Maldni ai microfoni di Sky Sport24.

    Questa tua assenza lontano dal Milan è una tua scelta?

    L’idea era quella di godermi un pochino la vita, intesa come la vita famigliare, degli affetti e dei miei interessi personali. Poi, se un giorno ci sarà la possibilità di collaborare con la società che mi ha dato tanto e di ridare in qualche maniera qualcosa, in termini di esperienza, conoscenza ed entusiasmo, sarò assolutamente disponibile. Per ora questi ingredienti non si sono ancora trovati.

    E se ci dovesse essere una richiesta ufficiale?

    Io ci sarò sempre per il Milan, sarò sempre legato a questi colori, a questa società, per la storia mia, di mio padre, i miei figli giocano nelle giovanili, quindi non mi sono mai staccato da questo ambiente.

    Preferenze?

    Preferirei giocare, ma purtroppo non si può. Poi vedremo.

    Moratti aveva espresso grandi apprezzamenti su di te: tu faresti il salto come ha fatto Leonardo oppure mai all’Inter?

    Non credo sia una questione di mai all’Inter o mai in un’altra squadra, la mia storia è diversa da quella di Leonardo. Gli apprezzamenti di Moratti credo siano a livello personale, non si è mai ipotizzato nessun tipo di ruolo all’interno della società. C’è stato un incontro casuale dal quale è sfociato tutto questo parlare di questo mio avvicinamento all’Inter che era uguale a zero.

    Un pronostico per lo scudetto.

    Sembrava una giornata favorevole al Milan, invece non è cambiato niente. Avendo una giornata in meno da giocare, il Milan ha guadagnato qualcosa.

    Come vedi il nervosismo di Ibra?

    Ibra ci tiene, l’ha dimostrato in tutto il campionato, non ha saltato una partita, credo che un po’ di stanchezza a livello psicofisico sia normale.

    Anche Ancelotti ti ha fatto una proposta per Londra?

    Sì, io sono andato a Londra subito dopo il mio ritiro, solo che erano passati solo dieci giorni dalla mia ultima partita, di prendere e trasferirmi a Londra, anche se per un’avventura bella e importante come quella al Chelsea, sinceramente non avevo voglia.

    Vuoi fare l’allenatore o il dirigente?

    Io l’allenatore mai, su quello sono decisissimo e sicurissimo. Vedremo, però l’allenatore lo escludo.

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