OGGI FIRMA Gigi Del Neri. Domani Andrea Agnelli, Beppe Marotta e il tecnico verranno ufficialmente presentati. Venerdì... Puntini di sospensione. D’altronde anche i meteorologi per azzeccare le previsioni oltre le 48 ore si affidano a modelli matematici. Per chi si spinge a divinare il futuro della Juve il compito è facilitato da alcuni indizi: la volontà di risalire la china è nota, i soldi da spendere sono parecchi, la volontà di puntare in alto è accertata, il tempo per agire è arrivato. Insomma, da venerdì in poi i tifosi bianconeri non si annoieranno. Su questo punto il colonnello Bernacca si sarebbe sbilanciato alla grande.
Rimanendo sul terreno delle certezze, non vi sono dubbi sul fatto che al prossimo raduno - o qualche giorno dopo, se i diretti interessati in quel periodo saranno in azione al Mondiale - i nomi nuovi ammonteranno a sette-otto unità. Un paio almeno, tra questi, saranno volti da copertina. Nel senso che la occuperanno spesso. I nomi? Ad Andrea Agnelli stuzzica molto l’idea di regalare al nuovo tecnico un esterno di primissima fascia ed è noto che Arjen Robben sia in cima alla lista dei desideri. Obiettivo ambizioso, se ce n’è uno. Ma è questo lo spirito giusto per affrontare la nuova avventura. Nella speranza che la vita di chi tifa bianconero avventurosa non lo sia più, a partire da fine luglio.
Ovvio, non sarà possibile puntare soltanto su fuoriclasse o presunti tali, perché una grande squadra si costruisce miscelando assi e gregari. Affinché il mix funzioni non bisogna però sbagliare le dosi. Marotta ha ragione quando sottolinea che della vecchia Juve non tutto è da buttare, ma sa bene che è sulla qualità degli innesti che si gioca la partita. Quindi avanti con Robben, con Vargas, con chiunque sia in grado di garantire un salto in avanti. Per raggiungere l’Inter ne occorrono parecchi.