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    Juve e Sassuolo, summit nelle prossime ore: stretta per Scamacca, si parla anche di Fagioli e Cacace

    Juve e Sassuolo, summit nelle prossime ore: stretta per Scamacca, si parla anche di Fagioli e Cacace

    • Nicola Balice
    Anche prima di Juventus-Spal la linea di mercato della Juve è stata confermata da Fabio Paratici: “Questo è un mercato di opportunità. E noi logicamente dobbiamo stare attenti a tutto. Come tutte le società e tutti i direttori sportivi devono essere vigili sul mercato. Se non ci saranno investimenti, è perché abbiamo una rosa competitiva e siamo a posto e al completo in tutti i settori, quindi non faremo nulla”. Al netto di questa fase di studio, d'attesa, il tempo stringe per tutti e bisogna serrare le fila. Così potrebbe essere decisivo, condizionale sempre d'obbligo, il summit in programma nella giornata di giovedì con il Sassuolo. Con un tema principale, Gianluca Scamacca, ma anche altri collaterali.

    SCAMACCA. Prima di tutto, la quarta punta. Un tormentone autentico in casa Juve, che potrebbe anche terminare con un nulla di fatto. Però su Scamacca la Juve sta lavorando. Resta un solo grande ostacolo, quello legato alla formula. Fin qui insormontabile, nelle prossime ore chissà. Il Sassuolo ha sempre preteso per ora la cessione a titolo definitivo, anche se declinabile in un prestito (pure lungo, di 18 mesi) con obbligo di riscatto. I bianconeri oltre al diritto non sono ancora andati. Per quanto l'intesa sulla valutazione complessiva, circa 22 milioni, in realtà sia stata individuata da tempo. E poi i due club stanno parlando con profitto anche di una seconda operazione da far viaggiare in senso opposto, che potrebbe coinvolgere Nicolò Fagioli, valutato tra i 10 e i 12 milioni di euro.

    E CACACE... -  Nell'incontro col Sassuolo poi si proverà a definire anche un'altra operazione, da completare in sinergia tra i due club. È quella legata all'acquisto dal Sint Truiden di Liberato Cacace, esterno neozelandese di origini italiane classe 2000. Un affare da almeno 5 milioni di euro, necessari per battere la concorrenza. E che potrebbe ricalcare da vicino quello che un paio di anni fa Juve e Sassuolo fecero per portare in Italia un certo Merih Demiral.

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