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    Toromania: Cairo, dopo il colpo Rcs ora servono quelli di mercato

    Toromania: Cairo, dopo il colpo Rcs ora servono quelli di mercato

    • Andrea Piva

    L'Urbano Cairo imprenditore è l'uomo del momento: si è guadagnato le copertine dei giornali e i servizi in tv assicurandosi il 48.82% delle azioni di Rcs, arricchendo così il proprio pacchetto mediatico che già comprende La7 e i vari prodotti (periodici e libri) della Cairo Editore. L'Urbano Cairo presidente del Torino, in questo calciomercato, non è invece ancora riuscito fare altrettanto.

    Quella per Rcs è stata una trattativa lunga e faticosa che ha privato Cairo di molte energie e tempo, costringendolo a lasciare in secondo piano tutte le altre sue attività, Torino compreso. In queste settimane il presidente granata ha delegato tutte le trattative, sia in entrata che in uscita, al ds Petrachi, pur rimanendo sempre informato su tutti gli sviluppi. Con Cairo meno attivo sul fronte calciomercato il risultato è stata una sorta di immobilismo: Mihajlovic ha dovuto iniziare a preparare la nuova stagione con una squadra che sarà molto diversa da quella che sarà impegnata nel prossimo campionato, con solamente lo svincolato Ajeti tra i volti nuovi (oltre ai giocatori rientrati dai prestiti).

    Ora che l'affare Rcs è concluso, Cairo dovrà tornare a essere protagonista anche in fase di mercato per piazzare colpi simili anche per il suo Torino: Giaccherini è sfumato, ma la pista Ljajic si è improvvisamente riaperta e con la Roma c'è in ballo anche l'affare Iago Falque. Il serbo e lo spagnolo sarebbero i calciatori ideali per il ruolo di attaccante esterno nel 4-3-3 che Mihajlovic ha in mente. Un'”Opa” convincente alla Roma Cairo l'ha già formulata, ora ci sono da convincere i giocatori e i loro agenti ad accettare l'offerta. Se c'è riuscito con gli azionisti di Rcs il presidente granata può benissimo farlo anche con Ljajic e con un osso duro come il suo procuratore: Fali Ramadani.

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