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Juventus, caso biglietti: gli atti alla procura Figc. Ecco cosa rischia
L’indagine torinese è un capitolo di un’ampia inchiesta sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta nell’Alto Piemonte ed è stata funestata dal suicidio di un teste: il 9 luglio Raffaello Bucci, capo ultrà e collaboratore della Juve, si è gettato da un ponte alle porte di Fossano. Alcuni manager bianconeri sono stati sentiti come persone informate sui fatti, ma nessuno è indagato.
Anzi, la società si dichiara parte lesa e sta collaborando con la polizia nello stringere le maglie contro i bagarini. La procura di Torino sta completando gli ultimi riscontri, soprattutto su Rocco Dominello, figlio di un boss introdotto nella curva dello Stadium. La procura della Figc, invece, dovrà accertare se è stato violato l’articolo 12, comma 1 e 2, del codice di Giustizia Sportiva, che regola i rapporti tra club e gruppi di tifosi "in materia di distribuzione al pubblico di biglietti".
E' molto probabile che la vicenda finisca per essere archiviata, ma nel caso di deferimenti e successive condanne, la Juve rischia al massimo un'ammenda.