Incontro Elkann-Scanavino. Juventus, la linea non cambia: le ultime su Motta e i possibili sostituti

Cristiano Corbo, inviato a Torino
5 ore fa
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Avanti con Thiago Motta, e dunque linea confermata. Non ci sono grossi margini di manovra, neanche rispetto a ciò che è emerso dopo le riunioni di questa mattina tra i massimi vertici della Juventus. Che poi sono pure quelli di Gedi, e di Gedi soprattutto, se non interamente, si è parlato. E i bianconeri? Sul fondo della questione, perché una decisione di fatto è stata già presa: TM resta fino a Juve-Genoa e non ci saranno ripensamenti. Il risultato sarà una parte fondamentale della decisione, ma non sarà l'unico elemento che sarà preso in considerazione.

THIAGO SI SALVA SE… - E allora, come può effettivamente guardare oltre il Genoa lo stesso Motta? Vincendo, di sicuro. Convincendo, eh, sarebbe veramente tanta roba. Potrebbe garantirsi ben oltre la settimana, di fatto un pass per fine stagione e poi se ne riparlerà. A prescindere, soprattutto per questioni di gestioni interne, pare molto complicato vedere Thiago in panchina per il Mondiale per Club. Per questo, le opzioni calibrate in queste ore prendono sempre più forza col tempo che passa, ma saranno ugualmente vagliate dopo la sfida dello Stadium. Definirla "decisiva" è praticamente un classico eufemismo.

BALLO A DUE - Per la panchina della Juve allora oggi diventa un duello, soprattutto per il presente. Ci sono stati più contatti con Roberto Mancini, che con i bianconeri ha trovato anche un principio di accordo, una base di partenza da sviluppare nel caso in cui ci fosse la necessità di velocizzare le trattative sul contratto; poi c'è Tudor. Anzi: c'è soprattutto Tudor. Che arriverebbe oggi e magari senza pensare al domani, chissà se garantendosi però un'opzione per meritarsi - scritto nero su bianco - una chance a partire dalla prossima stagione, per la quale la Juventus oggi comunque guarda a un allenatore attualmente sotto contratto.

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IN POLE - Se dovessimo definire una pole position, oggi il tecnico croato sarebbe mezzo passo in avanti. Non per merito, ma per la natura della scelta. Mancini sarebbe una decisione definitiva, su Tudor invece ci si può cautelare. Dell'ex centrale e bandiera juventina, intriga soprattutto il carattere, oltre alle nozioni tattiche. Viene ritenuto quello "shock positivo" che serve in una squadra che sembra molle e completamente slegata dalle intenzioni originali di Thiago Motta. Per capirci: è sfaldata, nello spogliatoio così come in campo. Per ricompattarsi, chi meglio di chi ti conosce davvero?

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