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    Corona: 'La Juve sapeva di Fagioli. Zaniolo si è fatto prestare soldi dal suo agente. Se muoio divento un mito'

    Corona: 'La Juve sapeva di Fagioli. Zaniolo si è fatto prestare soldi dal suo agente. Se muoio divento un mito'

    • Redazione CM
    Fabrizio Corona alla trasmissione "Avanti Popolo", il nuovo talk show di Rai3 condotto da Nunzia De Girolamo, ha parlato della sua inchiesta legata al calcioscommesse: "Io metto la faccia in un lavoro sporco. Io non sono un giornalista, io sono un ricercatore di notizie. Io porto notizie vere, non ho talpe nella Procura. Ho un intuito giornalistico, è un dono che mi ha dato mio padre. Fare questa inchiesta mi dà una marea di problemi. Io nella mia follia totale dico "Se devo morire preferisco morire così", divento un mito. Io sono pazzo. Di quello che scrivono le curve, amen. Chi mi chiama 'infame' deve sciacquarsi la bocca. Quest'inchiesta sarebbe partita a prescindere dalle notizie che ho dato. L'inchiesta c'era già. Non ho spifferato. Altri hanno fatto questo. Non sono una persona che parla. Ho un codice etico che mi ha insegnato la galera. Potete dire ciò che volete. L'inchiesta neanche ve l'immaginate".

    BUFFON - "Spalletti lo conosco molto bene perché ha allenato a Milano, lo rispetto. Il problema è la dichiarazione del giorno prima. Quando sono andati a prendere Tonali e Zaniolo ha rilasciato dichiarazioni tristissime e ha accusato me. Dovrebbe accusare la procura di sciacallaggio. Due giocatori hanno confessato. Sono colpevoli. Spalletti manda gridi di battaglia, guidati da Buffon che per anni ha giocato solo a poker, a carte, senza fare mea culpa. Avrei utilizzato giocatori esordienti". 

    JUVENTUS E FAGIOLI - "Il primo agosto, quando io pubblico la notizia di Fagioli, che è un caso a parte rispetto agli altri, la Juve lo ha tolto dalla lista dei convocati per la tournée in America perché sapeva. Tutti sapevano, giocatori, procuratori, società. La Juve prima non lo fa giocare, dopo va dalla Figc e parla con il giocatore, chiedendo di autodenunciarsi. Le persone alle quali Fagioli doveva soldi sono andate fuori dal ritiro di Vinovo. Fagioli è il caso più drammatico di questa vicenda. Fagioli è il primo caso di un ragazzo veramente malato di ludopatia. E' sempre stato malato di scommesse. In tre mesi si è indebitato per oltre un milione di euro. Fagioli doveva prendere tre anni, il fatto che lui abbia parlato e patteggiato non significa".

    LA FONTE - Durante la trasmissione, Corona ha portato la testimonianza diretta della sua fonte che ha preferito celare la sua identità. La riportiamo di seguito. "Abbiamo giocato insieme alla Cremonese. Giocava già lì, era giovanissimo ed era partito così, con canali legali. Scommetteva su tutto, anche sul calcio e sulla Serie A".

    PROCURATORI SCORRETTI - "Società e procuratori sapevano. Sapevano tutti. Lo sapeva il procuratore di Fagioli, così come lo sapeva il procuratore di Zaniolo, che gli ha prestato dei soldi. I procuratori hanno un interesse personale, pensano ai loro soldoni. Lo abbiamo visto anche con Mancini che è andato in Arabia, è solo una questione di soldi. Il vero calcio non è c'è più".

    ZANIOLO - "Tramite le chat del telefono di Fagioli gli investigatori arrivano a Zaniolo e Tonali. Se s'incastrano date, anni, giocatori e incroci negli ultimi dieci anni... Fagioli e Tonali giocano nel 2011 a Piacenza. Crescono insieme. E s'incrociano con calciatori che sono il fulcro di quest'indagine. Uno di questi è nipote della persona intervistata che diventa il braccio destro di Zaniolo". Poi parte un video con una fonte di Corona: "Mio nipote giocava nell'Inter, poi ha smesso. Ha vissuto anche l'anno della Champions senza mai giocare. Zaniolo fa le giovanili dell'Inter, che poi passa alla Roma. Zaniolo va a Roma, lo segue e gli fa da procuratore. E hanno iniziato a giocare. Gli mandava i soldi con la carta di credito. Su cosa scommettevano? Decideva Nicolò. Su partite. Di calcio. Italiane. Mio nipote ha fatto il banco clandestino a Roma. Mio nipote scommetteva per Zaniolo, con i suoi soldi, scommetteva su partite di calcio italiane. A un certo punto era sotto di oltre 200 mila euro, gli ho detto: "Vai a dirlo a Nicolò". Sua mamma (la mamma di Zaniolo ndr) si è messa di mezzo e gli ha detto di lasciare stare Nicolò. Mio nipote è poi stato picchiato, suo padre ha fatto una denuncia".

    ZALEWSKI - "Zalewski scommette da anni, le persone che ruotano intorno a lui le conosco, sono legate a un certo tipo di ambiente. Il migliore amico di El Shaarawy, che è amico di Zaniolo è legato a quell'ambiente e anche lui scommette. Di quell'ambiente non parlo".

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