Roma, chi è Graziani: doppietta al Latina, l'idolo Neymar, il contratto e un ruolo "alla Pellegrini"
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ALTI E BASSI - Graziani è una mezzala classe 2005 nato a L'Aquila in Abruzzo e cresciuto nel settore giovanile dell'FC Rieti dove rimane fino al 2013. Lì, durante un torneo inter-regionale viene notato dagli osservatori giovanili della Roma a cui basta poi un singolo provino (abbinato all'affiliazione del Rieti come scuola calcio giallorossa) per metterlo immediatamente sotto contratto. Gli inizi sono scintillanti con parecchi gol nonostante un ruolo da centrocampista puro, ma le annate in Under 17 e Under 18 sono fin troppo condizionate da infortuni che mettono in dubbio il suo percorso.
IL CONTRATTO E IL NO ALLE OFFERTE ESTERE - Il talento è però cristallino, la 10 sulle spalle la può reggere e ciò che doveva fare era solo ritrovare continuità. Per questo la Roma non ha mai smesso di credere in lui e, non a caso, due anni fa lo ha blindato con un contratto in scadenza 30 giugno 2025, il primo da professionista. Una firma che ha allontanato le tante sirene che erano già partite per lui con i contatti soprattutto con club esteri come PSV Eindhoven e Az Alkmaar che lo avevano messo nel mirino.
IDOLO NEYMAR - Talento, estro e genialità. È questa la formula che Graziani, citando la celebre serie anime sul calcio Bluelock, ha scelto per il suo calcio e che prova a riprodurre di partita in partita. Non a caso l'idolo, o meglio il calciatore che più lo ha entusiasmato soprattutto quando era all'apice della sua carriera era l'ex-Barcellona e PSG, Neymar Jr. Oltre a lui ci sono i migliori centrocampisti italiani di oggi e la convocazione nelle nazionali Under arrivata in stagione è stata una delle soddisfazioni più grandi raggiunte finora.
UN RUOLO "ALLA PELLEGRINI" - Graziani l'istinto del gol ce l'ha sempre avuto, ma di fatto l'attaccante in carriera è un ruolo che non ha mai ricoperto. Idealmente è un trequartista a cui piace giocare la palla, ma nel calcio moderno ha imparato presto ad adattarsi a un ruolo da mezzala, o meglio da incursore dietro alle punte e in area di rigore. È conscio del fatto che in questa zona del campo è necessaria anche una predisposizione al sacrificio e quindi, pensando alla Roma di De Rossi e a un paragone con uno "dei grandi" non si può che pensare a un ruolo "alla Pellegrini".