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Perisic: "Qualcuno ha deciso che all'Hajduk non servivo più. Ho rifiutato tante offerte per tornare"
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"Sono venuto all'Hajduk nella speranza che insieme avremmo realizzato il nostro sogno di vincere il titolo. Avevo un buon contratto con il Tottenham e, anche quando mi sono infortunato, ho ricevuto un'ottima offerta da un grande club straniero, dove avrei avuto condizioni fantastiche e almeno le stesse possibilità di giocare, come avevo qui. Invece, su invito della dirigenza del club e dei tifosi, ho scelto una vita senza una famiglia all'estero nella speranza di poter contribuire a lottare per il titolo e il posto nella fase a gironi della Champions League".
SACRIFICIO - "Qualunque fosse lo stato in cui mi trovavo, in ogni momento, anche quando sono entrato a gara in corso contro la Dinamo, nonostante le raccomandazioni di tutti i medici, rischiando un infortunio che avrebbe posto fine alla mia carriera, ho fatto del mio meglio per raggiungere un obiettivo comune. Dal primo giorno fino ad oggi ho rispettato l'accordo, il contratto, le regole stabilite, ma anche la mia parola, e per due volte dopo gli Europei ho rifiutato offerte di club seri per aiutare il club quest'estate".
COSA E' SUCCESSO - "Credo che sia chiaro a tutti che non ho scelto l'Hajduk per motivi di soldi o per guarire dall'infortunio. Nel mio desiderio di aiutare, ho messo molte volte in secondo piano la mia salute e quella della mia famiglia e non me ne pento perché non conosco altro modo, ma domenica sera qualcun altro si è fatto avanti e ha deciso che no, non aveva più bisogno del mio aiuto".
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