
Milan, chi sono i nuovi obiettivi Mouzakitis e Kostoulas: il portiere mancato e il nuovo Batistuta
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Una Youth League ti cambia la vita e ti apre nuove prospettive di carriera. Christos Mouzakitis e Charalampos Kostoulas sono stati tra i grandi protagonisti della storica cavalcata che, al termine della passata stagione, ha permesso all'Under 19 dell'Olympiacos di aggiudicarsi il primo trofeo internazionale per il club greco, a poche settimane dalla conquista della Conference League da parte della prima squadra contro la Fiorentina. Un'altra formazione italiana ha dovuto conoscere l'amaro sapore della sconfitta, il Milan allenato all'epoca da Ignazio Abate. Dopo quella straordinaria affermazione, Mouzakitis e Kostoulas hanno impiegato poco tempo a ritagliarsi il loro spazio tra i “grandi” e ad attirare le attenzioni delle big del calcio europeo. Tra cui quello del Milan.
In occasione della sfida al Pireo contro il Bodo/Glimt, che ha promosso i norvegesi ai quarti di finale di Europa League contro la Lazio, osservatori del club rossonero non hanno voluto perdersi dal vivo la partita e in particolare le prestazioni dei due calciatori. Come riferisce La Gazzetta dello Sport, Christos Mouzakitis e Charalampos Kostoulas sono i giocatori sui quali l'area scouting milanista ha messo gli occhi dopo averli ammirati da vicino poco meno di un anno fa. Il primo è un centrocampista classe 2006, il secondo un attaccante centrale del 2007: la loro valutazione si aggira già sui 20 milioni di euro, complice la presenza sullo sfondo di alcuni club di Premier League. I giocatori verranno certamente segnalati al prossimo direttore sportivo, che farà le sue valutazioni prima di prendere una decisione definitiva. Mouzakitis si è recentemente legato all'Olympiacos fino a giugno 2029, Kostoulas fino al 2030. Ma chi sono i due nuovi obiettivi del Milan?
Avrebbe potuto diventare portiere, ma un lieve incidente lo costrinse a cambiare strada e ad intraprenderne una che gli sta aprendo prospettive estremamente interessanti. Nato il giorno di Natale sull'isola di Corfù, Christos Mouzakitis entra all'età di 7 anni nel settore giovanile del club con sede al Pireo e si segnala da subito come mezzala di inserimento e di grande qualità. Particolarmente abile nella conclusione dalla distanza e nell'effettuare passaggi filtranti. Impressiona col suo sinistro l'allenatore dell'Olympiacos Mendilibar già durante lo scorso pre-campionato, contro Ajax e Mechelen, e si guadagna così la possibilità di entrare in pianta stabile in prima squadra. Nella storica giornata in cui, a Nyon, la sua squadra infligge al Milan un sonoro 3-0 nella finalissima di Uefa Youth League, il primo gol è suo. Nei mesi passati ha dichiarato di avere come idolo Luka Modric, ma di aver imparato molto, nel ruolo di centrocampista, dall'ex giocatore dell'Olympiacos (dal 2020 al 2023) Yann M'Vila, passato nei suoi trascorsi anche tra le fila dell'Inter nella stagione 2014/2015.
Per uno che - prima che il destino decidesse diversamente – poteva diventare uno che i gol avrebbe dovuto evitarli, ce n'è un altro che, sin da ragazzino, ha imparato presto a farne moltissimi, prima di entrare nei libri di storia del suo club. Charalampos Kostoulas ha iniziato a sognare di diventare calciatore seguendo le orme di papà Athanasios, che in carriera ha collezionato oltre 300 partite con l'Olympiacos e due con la nazionale greca. Dopo aver impressionato gli allenatori del PAOK di Atene in un torneo disputato in Germania – chiuso con 10 reti da Kostoulas – a 12 anni Charalampos viene individuato dagli osservatori dell'Olympiacos e inizia così la sua lunga scalata fino alla prima squadra. Nel 2020/2021 vince il campionato Under 15 segnando 16 goal in 15 partite, ne realizza 12 l'anno dopo per laurearsi campione Under 17; si guadagna così l'opportunità di esordire con la formazione B all'età di 15 anni e 7 mesi, diventando il più giovane debuttante a livello professionistico. Va a segno cinque volte in otto partite nella cavalcata trionfale della squadra Under 19 che vince la Youth League e Mendilibar si convince a puntare su di lui a partire da questa stagione. Alla giornata numero 11 si sblocca, diventando a 17 anni e 5 mesi il più giovane marcatore di sempre nell'Olympiacos. Ad oggi, sono 6 in 21 partite i goal nel massimo campionato, importanti per garantire il primato in classifica. Come spesso accade, i paragoni con illustri predecessori si sprecano, ma già il soprannome che gli è stato affibbiato vale il prezzo del biglietto: per potenza fisica, cambio di passo e capacità di calciare con entrambi i piedi, è stato ribattezzato “Babistuta”, in onore di Gabriel Omar Batistuta.
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In occasione della sfida al Pireo contro il Bodo/Glimt, che ha promosso i norvegesi ai quarti di finale di Europa League contro la Lazio, osservatori del club rossonero non hanno voluto perdersi dal vivo la partita e in particolare le prestazioni dei due calciatori. Come riferisce La Gazzetta dello Sport, Christos Mouzakitis e Charalampos Kostoulas sono i giocatori sui quali l'area scouting milanista ha messo gli occhi dopo averli ammirati da vicino poco meno di un anno fa. Il primo è un centrocampista classe 2006, il secondo un attaccante centrale del 2007: la loro valutazione si aggira già sui 20 milioni di euro, complice la presenza sullo sfondo di alcuni club di Premier League. I giocatori verranno certamente segnalati al prossimo direttore sportivo, che farà le sue valutazioni prima di prendere una decisione definitiva. Mouzakitis si è recentemente legato all'Olympiacos fino a giugno 2029, Kostoulas fino al 2030. Ma chi sono i due nuovi obiettivi del Milan?
Avrebbe potuto diventare portiere, ma un lieve incidente lo costrinse a cambiare strada e ad intraprenderne una che gli sta aprendo prospettive estremamente interessanti. Nato il giorno di Natale sull'isola di Corfù, Christos Mouzakitis entra all'età di 7 anni nel settore giovanile del club con sede al Pireo e si segnala da subito come mezzala di inserimento e di grande qualità. Particolarmente abile nella conclusione dalla distanza e nell'effettuare passaggi filtranti. Impressiona col suo sinistro l'allenatore dell'Olympiacos Mendilibar già durante lo scorso pre-campionato, contro Ajax e Mechelen, e si guadagna così la possibilità di entrare in pianta stabile in prima squadra. Nella storica giornata in cui, a Nyon, la sua squadra infligge al Milan un sonoro 3-0 nella finalissima di Uefa Youth League, il primo gol è suo. Nei mesi passati ha dichiarato di avere come idolo Luka Modric, ma di aver imparato molto, nel ruolo di centrocampista, dall'ex giocatore dell'Olympiacos (dal 2020 al 2023) Yann M'Vila, passato nei suoi trascorsi anche tra le fila dell'Inter nella stagione 2014/2015.
Per uno che - prima che il destino decidesse diversamente – poteva diventare uno che i gol avrebbe dovuto evitarli, ce n'è un altro che, sin da ragazzino, ha imparato presto a farne moltissimi, prima di entrare nei libri di storia del suo club. Charalampos Kostoulas ha iniziato a sognare di diventare calciatore seguendo le orme di papà Athanasios, che in carriera ha collezionato oltre 300 partite con l'Olympiacos e due con la nazionale greca. Dopo aver impressionato gli allenatori del PAOK di Atene in un torneo disputato in Germania – chiuso con 10 reti da Kostoulas – a 12 anni Charalampos viene individuato dagli osservatori dell'Olympiacos e inizia così la sua lunga scalata fino alla prima squadra. Nel 2020/2021 vince il campionato Under 15 segnando 16 goal in 15 partite, ne realizza 12 l'anno dopo per laurearsi campione Under 17; si guadagna così l'opportunità di esordire con la formazione B all'età di 15 anni e 7 mesi, diventando il più giovane debuttante a livello professionistico. Va a segno cinque volte in otto partite nella cavalcata trionfale della squadra Under 19 che vince la Youth League e Mendilibar si convince a puntare su di lui a partire da questa stagione. Alla giornata numero 11 si sblocca, diventando a 17 anni e 5 mesi il più giovane marcatore di sempre nell'Olympiacos. Ad oggi, sono 6 in 21 partite i goal nel massimo campionato, importanti per garantire il primato in classifica. Come spesso accade, i paragoni con illustri predecessori si sprecano, ma già il soprannome che gli è stato affibbiato vale il prezzo del biglietto: per potenza fisica, cambio di passo e capacità di calciare con entrambi i piedi, è stato ribattezzato “Babistuta”, in onore di Gabriel Omar Batistuta.
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Stokakkis e Stamynkias. Ma per favore.