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Inter, Calhanoglu sentito in questura: "Vedevo gli ultras, la società mi disse di non farlo. Mai ricevuto pressioni"
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LA SOCIETA' NON VOLEVA - Calhanoglu ha ammesso di essersi incontrato con i capi ultrà della Curva Nord Marco Ferdico e Antonio Bellocco negando però di essere mai uscito con loro e le rispettive famiglie (come dichiarato da Ferdico in un'intercettazion ndr.). L'ex-Milan ha anche sottolineato agli inquirenti come la società gli abbia suggerito di non avere contatti con gli esponenti del tifo organizzato. Secondo La Stampa la dichiarazione più importante è stata: "Vedevo gli ultras, ma la società mi aveva detto di non farlo”
"RICONOSCENZA" - Calhanoglu ha confermato ai poliziotti di aver scelto di incontrare Ferdico e Bellocco "per riconoscenza" dopo che la Curva gli aveva dedicato uno striscione di solidarietà in seguito al terremoto avvenuto in Turchia a febbraio 2023 ("Vicini a Siria e Turchia. Calha uno di noi" era il testo ndr."). In cambio, inoltre, ha confermato di aver anche donato alcune sue maglie da gioco da destinare a iniziative benefiche "per i bambini ricoverati negli ospedali".
NESSUNA PRESSIONE - Calhanoglu in merito alla conoscenza con i capi ultras della Curva Nord e in particolare dell'assassinato Antonio Bellocco ha detto di avere appreso "chi era realmente Bellocco solo dopo aver visto la fotografia in seguito alle notizie sul suo omicidio", ma ha confermato anche di non aver "mai ricevuto pressioni" da parte loro.