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Zhang è ora di vincere: immessi 474 mln nell'Inter, spiccioli per Suning
“Nessuno ha mai detto che sarebbe stato facile. E nemmeno immediato. Tornare a vincere sul campo è sempre stato obiettivo da “fase 2”, forse “fase 3”, per la proprietà Suning. Prima c’era da restituire stabilità economica e societaria, poi da innestare il circolo virtuoso dei ricavi. Ora, però, ci siamo: quattro anni dopo l’approdo nel mondo Inter, per la famiglia Zhang può essere arrivato il momento di rinfrescare anche la sala trofei nerazzurra, completamente ristrutturata con il cambio di sede, ma che ha gli stessi “ospiti” dal 2011. Del resto, quando un colosso prende una società di calcio, ti aspetti due cose: che spenda e che vinca. Zhang Jindong, il pater familias, colosso lo è di sicuro: il suo patrimonio personale, nonché le dimensioni della sua azienda, lo portano nella top 10 delle proprietà più ricche nel panorama mondiale. Spendere, ha speso, seppur lottando con i lacci del Financial Fair Play e auto-imponendo ai suoi una prospettiva di lungo periodo di autosostentamento. Nel breve, di periodo, c’è stato però da mettere mano al portafoglio: 474 milioni di liquidità immessi a varie riprese nelle casse dell’Inter (sponsorizzazioni escluse). Spiccioli, se paragonati ai fatturati del gruppo Suning (70 miliardi l’anno), cifra importante nel contesto calcistico”.