Redazione Calciomercato
Vlahovic risponde alle critiche, Thiago Motta perfezionista in tre mosse: la nuova Juventus era questione di tempo
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Nell’atmosfera cui non eravamo più abituati, porte chiuse a Marassi, la Juventus tiene ancora la porta chiusa. Inviolata. Dopo sei giornate zero gol subiti. È un riscontro non banale e un ottimo segnale per il futuro, soprattutto se confrontato con le sette reti invece incassate dall’Inter, per esempio.
A proposito di confronti, Vlahovic e Lautaro si “abbracciano” idealmente sia per la doppietta segnata sia per la risposta contemporanea alle critiche dell’ultima giornata. Avevano terminato la stagione scorsa in testa alla classifica marcatori, non potevano essere spariti alle primissime difficoltà. Era solo questione di tempo.
Questione di tempo anche per vedere una Juventus più gradevole. Come nelle altre partite vinte (Como e Verona in campionato, più Psv in Champions) la squadra è sembrata a proprio agio negli spazi più ampi concessi dal primo gol. Ma non vanno sottovalutate tre mosse che finalmente Thiago Motta sembra aver messo a fuoco. La prima: Koopmeiners rende al centro, non quando viene destinato alla periferia delle corsie esterne. La seconda: Danilo non è più un terzino (meglio Kalulu) ma è ancora un signor difensore centrale. La terza: Fagioli regista, e non servono parole in aggiunta.
Dalle indicazioni tattiche ai numeri: tre vittorie 3-0 in campionato dopo tre pareggi 0-0 consecutivi. Tre per tre uguale nove, il numero di quella maglia che Vlahovic raramente deve lasciare in spogliatoio, mai nell’intervallo.
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