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    Violamania: Vlahovic e la difesa 'inseguono' ancora il 433. Pjanic? Andrebbe bene anche un Ricci...

    Violamania: Vlahovic e la difesa 'inseguono' ancora il 433. Pjanic? Andrebbe bene anche un Ricci...

    • Federico Targetti
    Almeno ci siamo divertiti. La Fiorentina si è presentata all'Olimpico di Roma con spavalderia, sfrontatezza, voglia di giocare come chiesto da Italiano. E non ha mai smesso di provarci, nemmeno in inferiorità numerica, nemmeno sotto di un gol. L'ingenuità di Dragowski, punita molto severamente da Pairetto, ha messo in luce lo svantaggio di giocare con la linea difensiva così alta: se il portiere non è un drago (perdonate il gioco di parole, voluto) nelle uscite, può succedere che agganci l'attaccante lanciato a rete. A poco serve far notare come sabato a Musso dell'Atalanta sia stato riservato un trattamento diverso (solo giallo per aver abbattuto Belotti con la stessa dinamica).

    CANTIERE APERTO - Sono due anni che la Fiorentina gioca con il 3-5-2 e con una linea piuttosto bassa, molte volte timorosa. Italiano ha portato il 4-3-3 e ha cominciato a lavorare fin da subito, consapevole che le difficoltà sarebbero state da mettere in conto. Ebbene, la Fiorentina ha preso tre gol d'infilata, dando l'impressione di avere ancora molto da registrare là dietro al di là della sfortuna dei millimetri sull'incrocio del fuorigioco. Intanto, avere Milenkovic ancora per un anno vuol dire poterne fare il perno del reparto e poter contare sulle sue abilità in area avversaria, sfruttate al meglio in occasione del gol dell'1-1. 

    ONE SHOT - Uno solo. Vlahovic ha avuto un solo pallone buono in tutta la partita. L'inferiorità numerica non lo ha aiutato, men che meno l'ottima serata di Ibanez; ma anche lui, come i difensori, deve abituarsi al nuovo modulo. Gonzalez e Callejon ai suoi lati sono perfetti per il tridente, il serbo invece sta prendendo 'ripetizioni di Italiano' per far entrare nel proprio repertorio movimenti diversi, che non prevedano la presenza alle sue spalle di una seconda punta. Ci riuscirà, ma serve ancora tempo per tornare alle quantità di occasioni e gol della prima parte del 2021. 

    ANDIAMOCI PJANIC - Perché Italiano afferma sempre di essere soddisfatto di Pulgar e Bianco. Eppure l'idea di assicurarsi un vero e proprio playmaker stuzzica e non poco. Pulgar gioca in un 4-3-3 nel Cile, ma è un sistema di gioco molto più improntato al dinamismo e alla fisicità, mentre Bianco, la sua riserva, nasce addirittura mezzala. Ecco, magari Pjanic rimarrà il sogno di una notte di mezza estate, ma il concetto rimane: la Fiorentina non ha un vero e proprio playmaker. Pulgar ha un ottimo piede e lo ha dimostrato con l'ennesimo assist sugli sviluppi di un corner, ma ha sulla coscienza la palla persa sul gol del 2-1 per la Roma. Non è esattamente un regista, è più mobile e aggressivo, e Italiano per ora deve arrangiarsi. Se non attorno a Pjanic, sarebbe comunque interessante vedere questa squadra ruotare attorno a un metronomo puro. Fosse anche quel Matteo Ricci, svincolato, di cui si parlava a inizio luglio e che con Italiano, allo Spezia, ha giocato e ben figurato.

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