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Violamania: un pareggio da Maalox. Ma Mancini che deve fare per essere espulso?
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BEFFA – Non che alla vigilia un pareggio con la Roma fosse da buttar via, tutt’altro. Ma per come si era messa la partita è stato un peccato mortale non riuscire a portarla a casa. E hai voglia a far disamine tattiche su come poteva o non poteva schierare la squadra Vincenzo Italiano. Ma se a un briciolo di minuti dal termine Biraghi sbaglia il rigore del KO, la difesa lascia una voragine imperdonabile all’ultimo secondo e Llorente (non proprio CR7) la spedisce al sette con un tiro al volo di mezzo esterno, viene da pensare che il tecnico viola non sia il principale colpevole di questa beffa tremenda subita. Piuttosto, sorge spontanea qualche riflessione su alcuni singoli, ma è un discorso che rischia di essere monotono.
GRAZIATO – C’è un altro tema, però, che merita di essere approfondito della serata di ieri, e ci teniamo subito a dire che non si tratta di un alibi. Ma che cosa deve fare esattamente Gianluca Mancini per ricevere un cartellino rosso? Il difensore giallorosso ha iniziato da subito la gara con un cartellino giallo pendente per un duro intervento su Sottil. Un fallo che non lo ha fatto desistere dal continuare a commetterne a ripetizione (alcuni piuttosto netti) sugli attaccanti viola. Nonostante questo Massa ha deciso di non tirar fuori il cartellino rosso. Ma che l’ex viola dovesse essere espulso lo ha indirettamente ammesso De Rossi togliendolo dal campo prima che terminasse il primo tempo. E chissà come sarebbe finita con la Fiorentina con un uomo in più per un’ora abbondante. Pensieri che fanno montare rabbia e bruciore di stomaco. E allora prendiamoci ‘sto Maalox.