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    Violamania: una vittoria, mille contraddizioni

    Violamania: una vittoria, mille contraddizioni

    Caro Barak, dove eravamo rimasti? È passato quasi un anno da quando proprio il buon Antonin scaraventò il pallone in porta al 120’ nella semifinale di ritorno contro il Basilea nella Conference League della scorsa stagione. Un anno in cui Barak ne ha passate fin troppe, fra seri problemi di salute, voci di mercato ed un impiego sempre più contingentato. Quella di ieri è sembrata una vera e propria replica per il calciatore ex Verona che, nel momento più difficile, ha tolto le castagne dal fuoco facendo esplodere di gioia i tifosi viola a tempo scaduto superando al fotofinish il Maccabi Haifa con il pazzo risultato di 3 a 4. Una bellissima rivincita personale in una gara che ha vissuto continui ribaltamenti di fronte.
     
    SI GODE MA… - C’è poco da fare, vincere così dà sicuramente qualcosa in più a chi ama in maniera viscerale la Fiorentina e sa che, da sempre, il tifoso viola è condannato alla sofferenza. Ma ad una dirompente e passionale gioia fa da freddo contraltare una razionale valutazione tecnica che non può non destare qualche campanello d’allarme. E questo perché è certamente vero che non esistono partite facili nelle competizioni europee, ma la Fiorentina vista soprattutto nel primo tempo contro il Maccabi Haifa è una squadra che porta con sé una preoccupante involuzione nel gioco e nel ritmo, con l’aggravante che gli israeliani sono una squadra nettamente inferiore ai viola sotto il profilo tecnico. Quella di ieri è una vittoria contraddittoria.
     

    E OCCHIO A DE ROSSI – Il risultato resta buono in vista del ritorno al Franchi della prossima settimana e di buono Italiano si porta via il solito carattere della squadra che riesce sempre ad emergere quando le cose si mettono male. Ma domenica a Firenze arriva una delle squadre più in forma del campionato: la Roma di De Rossi. Se la Fiorentina vuole continuare la sua corsa verso l’Europa servirà molto di più di quanto visto a Budapest ieri sera.
     

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