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    Violamania: un gol a ogni tiro subito, la Fiorentina è sempre la solita. E sarà vero che la rosa è più forte?

    Violamania: un gol a ogni tiro subito, la Fiorentina è sempre la solita. E sarà vero che la rosa è più forte?

    • Filippo Caroli
    Tre partite ufficiali, tre risultati diversi. Vittoria a Genova, sconfitta a Vienna, pareggio col Lecce. Tre gare profondamente diverse per quello che hanno raccontato ma con un fil rouge che le collega e che rappresenta una costante che la Fiorentina si porta dietro già dalla stagione scorsa. I portieri viola non si sono praticamente mai visti. E se questo è certamente positivo in una serata come quella di Marassi, rappresenta invece un notevole campanello d’allarme alla luce delle altre due sfide che i gigliati hanno affrontato. Di fatto, Biraghi e soci hanno subito quattro gol con praticamente quattro tiri subiti. E nonostante la superiorità territoriale vista in campo, esce con un punto e una qualificazione in Conference League in salita.

    I SOLITI – Nulla di inedito: se la Fiorentina ha sempre dimostrato padronanza del gioco e del campo, è sempre stata, di contro, in grossa difficoltà nel chiudere le partite e soprattutto predisposta all’errore in zone di campo decisive. Tant’è che anche contro il Lecce due dormite hanno fatto sì che la Fiorentina non portasse a casa tre punti in una gara giocata sì a ritmi bassi, ma in cui i ragazzi di Italiano non avevano mai dato impressione di poter perdere il controllo. Nuova Fiorentina, dunque, ma coi vecchi difetti su cui ci sarà da lavorare parecchio. E giovedì contro il Rapid Vienna non ci si potranno permettere errori di questo tipo.

    ULTIMI BOTTI – Nel frattempo, sono anche gli ultimi giorni di calciomercato e, al netto delle parole di Italiano che ha dichiarato il mercato soddisfacente al 90%, la sensazione che si ha è che qualcosa di importante debba o possa succedere in Viale Fanti.  Anche perché le ultime prestazioni di Sottil e Brekalo hanno messo in mostra una lacuna abbastanza evidente sull’out di sinistra. Per non parlare della necessità di un centrale mancino e di un centrocampista nel caso dovesse andarsene Amrabat. Vuoti cruciali, in questo momento, che fanno sorgere qualche dubbio sul fatto che la Fiorentina sia effettivamente più forte di quella dell’anno scorso. Anche perché, stavolta, probabilmente non basterà arrivare ottavi per riconquistare l’Europa.
     

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