Violamania: contro il Genoa godimento puro. E con questo Arthur, Amrabat non si faccia problemi a partire
PERFETTI – Ed è esattamente quello che è successo. La Fiorentina è scesa in campo con una consapevolezza ed una qualità a tratti imbarazzanti per gli avversari. Spiace per l’amico Gilardino, ma il Genoa non è mai stato capace di costruire gioco, di creare pericoli dalle parti di Terracciano, di manovrare con continuità. La Fiorentina, grazie ad una splendida prestazione di squadra e ai diversi acuti dei singoli, si è dimostrata signora e padrona del campo per tutti i 90 minuti. Soprattutto, i viola si sono dimostrati estremamente cinici, una qualità purtroppo spesso mancata nel corso della scorsa stagione. E in una serata così è quasi riduttivo parlare di prestazioni dei singoli calciatori, sebbene Arthur meriti una menzione d’onore.
DIRETTORE D’ORCHESTRA – Sorvoleremo quindi sulle gare sontuose di Biraghi e Bonaventura, quasi ci fossimo abituati a questi livelli da due giocatori come loro. Soprassederemo anche sul match di Kayode che alla prima apparizione nei professionisti ha letteralmente fatto quel che voleva sulla fascia destra. Arthur, giocatore scartato a prescindere da Allegri, ha disegnato calcio con personalità per tutta la durata del match. Sempre nel vivo del gioco, il brasiliano ha smistato un numero impressionante di palloni dettando i ritmi alla manovra e imponendosi come vero fulcro del gioco dell’intera Fiorentina: un vero e proprio direttore d’orchestra. Resta ancora qualche piccolo dubbio sulla tenuta fisica, ma con un giocatore di questa caratura in rosa nessuno si strapperà i capelli se Amrabat dovesse andarsene.