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    Violamania: tre schiaffi dopo un mese di segnali. La Fiorentina è involuta?

    Violamania: tre schiaffi dopo un mese di segnali. La Fiorentina è involuta?

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    C'è stato un periodo, intorno al mese di ottobre, in cui affrontare la Fiorentina era diventata un'impresa al limite dell'impossibile più o meno per chiunque. Provate a citofonare al Milan, alla Roma o alla Lazio per averne conferma. La squadra volava sulle ali dell'entusiasmo grazie al cinismo sottoporta e, soprattutto, ad una fase difensiva di granito. Questo pomeriggio, invece, la conformazione della difesa gigliata era più simile a quella del burro. 

    La Fiorentina non vince una partita di campionato dall'8 dicembre 2024, quando al Franchi si presentò il Cagliari che uscì sconfitto per 1 a 0. Da allora sono arrivate le sconfitte con Bologna e Udinese, il pari piuttosto fortunato con la Juve e, per ultima, la sconfitta di oggi contro il Napoli per 3 a 0. Un mese che, già dal match coi rossoblù, ha evidenziato una costante: la Fiorentina è vistosamente calata rispetto ai mesi autunnali e, oggi, resta anche piuttosto difficile capire quali siano le ragioni che hanno portato a quella che oggi sembra essere un'involuzione.

    Quelli arrivati col Napoli, insomma, sono tre schiaffoni che non sono un fulmine a ciel sereno, ma aprono ad alcune riflessioni sull'immediato futuro e sulle ambizioni della squadra. Da una parte servirà una mano da parte della società, perché la Fiorentina sta pagando un'evidente mancanza di qualità su la trequarti (ma Gudmundsson quando sarà a pieno regime?), ma dall'altro servirà una reazione del gruppo. C'è di buono che la sonora sconfitta contro gli azzurri potrebbe accendere un moto d'orgoglio nei cuori dei giocatori gigliati. La speranza è proprio questa, perché l'ultimo mese della Fiorentina è stato tutt'altro che positivo. 

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