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    Violamania: senza mercato come si può pensare di andare in Champions?

    Violamania: senza mercato come si può pensare di andare in Champions?

    • Filippo Caroli
    Una delle figure retoriche più affascinanti della lingua italiana è certamente l'ossimoro. Si tratta di una tecnica letteraria in cui si accostano due termini che esprimono concetti contrari al fine di rafforzare l'espressività. Ecco, Vincenzo Italiano ieri nella conferenza stampa post partita si è reso protagonista di un vero e proprio silenzio assordante ad una precisa domanda postagli da un collega. "Si aspetta qualcosa dal mercato di gennaio?", la risposta, come detto, è dirompente: "Non mi aspetto nulla, a posto così, non ne parlo". Proprio lui che dopo la sconfitta di Reggio Emilia di inizio mese aveva chiesto a gran voce un esterno nel corso di questa sessione per tentare di sopperire almeno parzialmente alla grave emergenza numerica che ha riguardato e sta riguardando la Fiorentina in queste ultime settimane. Prima del Sassuolo la Fiorentina aveva 33 punti, era quarta e aveva rispettivamente 4, 5 e 7 punti di vantaggio su Atalanta, Roma e Lazio, che oggi invece le sono saltate tutte al collo. Fu un grido d'aiuto lasciato cadere nel vuoto che ha lasciato spazio, come detto, ad un silenzio assordante di pura rassegnazione. 

    FRETTA - Sia chiaro, la classifica della Fiorentina resta ottima, ma se davvero l'obiettivo stagionale è quello di raggiungere la Champions League (come dichiarato dalla società), allora viene spontaneo pensare che sarebbe stata intrapresa una campagna importante di rafforzamento che, invece, ad oggi ha visto il solo Faraoni nella lista degli acquisti. In tutto questo, la Fiorentina è comunque riuscita, con mille attenuanti per la sconfitta, a mettere sotto l'Inter per lunghi tratti di gara, comandano il gioco è riuscendo a giocarsela alla pari con calciatori pagati fior fiore di milioni di euro sul mercato. L'hanno decisa, purtroppo per Italiano e la piazza viola, gli episodi: una disattenzione difensiva ed un rigore fallito. Oltre alle solite sviste arbitrali quando la Fiorentina incontra l'Inter. 

    TENDENZA - C'è da farci decisamente il callo: quando la Fiorentina incontra l'Inter è veramente difficile non assistere ad arbitraggi, per così dire, singolari. La cosa curiosa è che però gli errori vadano praticamente sempre nella medesima direzione. È successo a ottobre 2022, quando Valeri non espulse clamorosamente Dimarco per un fallo tremendo alla mezz'ora (l'Inter alla fine vinse 4 a 3 a Firenze). È successo anche ieri, quando Aureliano non ha sanzionato una plateale trattenuta di Bastoni in area interista su Ranieri, oltre a qualche dubbio che rimane sul gol decisivo di Lautaro. E allora probabilmente non è un caso se ad un certo punto tutto lo stadio ha intonato il coro "Siete come la Juve" all'indirizzo dei nerazzurri. Magari un giorno la fortuna girerà anche dalla parte dei viola, anche se con l'Inter sta diventando sempre più dura. 

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