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    Violamania: nel valzer di emozioni, c'è bisogno di ADV

    Violamania: nel valzer di emozioni, c'è bisogno di ADV

    Luigi Sepe. Il Gyirmot Gior ha fermato la Fiorentina sullo 0-0. Gomez resta sul mercato, con la dirigenza gigliata vigile, in attesa di offerte irrinunciabili. Poco, ad oggi. In compenso, ci sono i tifosi. Caldi, passionali, emotivi. Come sempre. 

    L'amichevole con gli ungheresi ha messo in luce nuovamente Diakhatè, autentico craque del settore giovanile viola, e Capezzi, voglioso di ritagliarsi uno spazio con la Fiorentina nello spot lasciato libero da Pizarro. Il vero leader, a livello tecnico ed emotivo, di questo precampionato, è sempre di più Josip Ilicic. Arrivato in Viola dopo tre stagioni promettenti a Palermo, i tifosi viola lo hanno desiderato, omaggiato e aspramente criticato, almeno fino alla seconda metà della scorsa stagione quando, tra lo scetticismo generale, il nativo di Prijedor ha fatto ricredere un po' tutti: a Moena, l'amore dei supporters lo ha travolto. Chi l'avrebbe mai detto, fino a pochi mesi. Il caso non è isolato.


    Paulo Sousa è arrivato a Firenze dopo il Montella-case con le perplessità di una piazza che conosceva poco l'allenatore, ma si ricordava del suo passato in bianconero. Sono bastati allenamenti e dichiarazioni per far dimenticare la sua storia juventina e conquistare un'intera città, con la spontaneità e la personalità della scuola portoghese. 
    Federico Bernardeschi ha vissuto sulla propria pelle le onde del mare mosso: il classe 1994 è una delle grande speranze del futuro viola, ma le sirene della Juventus avevano messo in allarme tutti e, complice un ritiro a tratti altalenante, i tifosi avevano messo sul piatto i loro dubbi. I rumors su un celere riavvicinamento con la dirigenza, e un rinnovo fino al 2019, hanno fatto capire alla piazza che l'enfant prodige viola crede nel progetto ed il progetto ha bisogno del carrarese.
    Last, but not least, Mario Gomez: fu accolto come il salvatore della patria, fu aspettato (per ora, come si aspetta Godot), difeso, capito, fino alle durissime prese di posizioni dei tifosi e dello staff tecnico. Con l'avvicendamento in panchina, è scattato qualcosa: la piazza lo coccola, spera nella permanenza del tedesco, convinta dalla possibilità di concedere un'altra chance al tedesco. L'ultima, offerte irrinunciabili permettendo.

    In questo up and down di sentimenti, il mercato resta fermo al semaforo. Rosso, ovviamente. L'encefalogramma è piatto. Il dottore, come di consueto, sarà ADV: Più di un gol di Gomez, di una prodezza di Rossi, dell'esplosione di un giovane, in questo momento c'è bisogno della proprietà. 


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