Violamania: come Stefano Borgonovo, che sabato compie 48 anni...
Il sogno di qualsiasi tifoso della Fiorentina è vincere contro la Juventus, a tempo scaduto, su un calcio d'angolo inesistente, con un gol di mano. Il massimo dell'antisportività contro l'avversaria per eccellenza, in questo senso leggermente scalzata negli ultimi anni dalla Roma. Stefano Borgonovo è andato molto vicino alla realizzazione massima del desiderio viola, andando a segno - in maniera assolutamente regolare -, il 15 gennaio 1989, ad un minuto dalla fine, per un 2-1 pesantissimo in casa. E casualmente la prossima sfida ai bianconeri si giocherà proprio nel giorno del 48esimo compleanno dell'ex attaccante. Uno che dopo essere stato colpito dalla Sclerosi laterale amiotrofica è rimasto celebre per questa frase: 'Io, se potessi, scenderei in campo adesso, su un prato o all'oratorio. Perché io amo il calcio'. I giocatori della Fiorentina questa frase di dovrebbero leggerla ogni giorno, e chiedersi se anche loro nutrono la stessa passione, o se invece - come hanno dimostrato negli ultimi due anni - amano soprattutto passare a ritirare lo stipendio che regolarmente la famiglia Della Valle elargisce loro.
Chissà se Gamberini e compagni hanno un po' di orgoglio e di amor proprio. A giudicare dai fatti visti sul campo di calcio, ma soprattutto dai vergognosi episodi che li hanno visti tutti (chi più chi meno) protagonisti fuori dal terreno di gioco, evidentemente per loro il pallone è un hobby. Un po' come lo è per il loro padrone, Diego Della Valle; solo che alla fine ci guadagnano pure. Per Borgonovo invece il calcio, come la vita, a cui tenta di aggrapparsi ogni giorno di più, è passione, lotta, voglia di dare tutto, oltre le proprie possibilità. Per una sera, per una sola partita, bisognerebbe che i giocatori viola si trasformino in undici Borgonovo. L'occasione giusta è proprio la gara contro la Juventus, una sfida diventata ormai a Firenze la partita della vita, come ai tempi in cui Stefano era calciatore.
Speriamo che almeno sabato chi indosserà quella maglia viola si possa trasformare nel Borgonovo di ogni giorno, quello che ha deciso che l'avversaria, la 'Stronza' come la chiama lui, non può averla vinta. La città del Giglio si stringerà ancora una volta intorno ai propri uomini e tornerà ad essere il dodicesimo uomo in campo, un po' come la splendida famiglia di Borgonovo ha deciso di stringersi intorno al proprio capitano, in una partita più difficile di un semplice match di calcio. Per una sera, Fiorentina, prova anche a tu a sconfiggere la storica avversaria, con il cuore e con le gambe. Poi, qualunque sarà il risultato finale, se avrai dato tutto avrai vinto comunque. Perché è questo che i veri tifosi viola vogliono. Ecco perché Borgonovo è un esempio non di un giorno, ma di una vita intera. Una vita a cui vuole rimanere aggrappato, come quel sogno che, se potesse, vorrebbe veder realizzato: tornare a giocare a calcio.