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    Vinicius in lacrime per il razzismo: 'Voglio solo giocare a calcio, ma devo lottare per tutti i neri del mondo'

    Vinicius in lacrime per il razzismo: 'Voglio solo giocare a calcio, ma devo lottare per tutti i neri del mondo'

    • Redazione CM
    Vinicius Jr scoppia in lacrime sul tema razzismo: "Voglio solo giocare a calcio, ma devo lottare per tutti i neri del mondo".

    Momento di massima emozione e commozione per l'attaccante del Real Madrid e del Brasile, alla vigilia dell'amichevole che vedrà impegnata proprio la Seleçao contro la Spagna.

    Vini di recente è stato vittima di alcuni cori beceri e da parte di alcuni sostenitori dell'Atletico Madrid, ma non è il primo episodio razzista che ha dovuto subire negli ultimi anni, era accaduto infatti anche a Valencia.

    Nella conferenza stampa dal ritiro verdeoro, all'esterno offensivo sono state poste alcune domande relative al tema razzismo nel calcio e a quel punto Vinicius, visibilmente provato, è scoppiato in lacrime.

    Vinicius in lacrime per il razzismo: 'Voglio solo giocare a calcio, ma devo lottare per tutti i neri del mondo'

    IL MESSAGGIO DI VINICIUS - Nonostante la commozione, Vini è riuscito a mandare il proprio messaggio, strappando gli applausi da parte dei giornalisti presenti in sala conferenze: "Mi dispiace. Io voglio solo giocare a calcio, ma non posso. Perché sento che devo lottare per tutti i neri del mondo che non hanno voce e che soffrono il razzismo sulla propria pelle tutti i giorni. E non si possono difendere. Io so cosa vuol dire, l’ho vissuto: mio padre cercava lavoro, ma se per un posto era in concorrenza con un bianco il lavoro lo davano al bianco".
     

    LO STUDIO E LA FAMIGLIA - "Io ho studiato e continuo a studiare tanto, perché non ho potuto farlo prima. Sono andato via dal Brasile molto giovane e senza istruzione, pensavo solo al calcio. Ora mi trovo meglio a parlare di certe cose, ed è importante. Perché io sento di dover lottare per chi non ha nulla, come la gente del quartiere dove sono cresciuto. Io ce l’ho fatta, sono arrivato al Real Madrid, loro no, e per questo devo lottare al loro fianco. Anche se la cosa è faticosa: partite ogni due giorni, allenamenti, grande pressione, e il tempo da dedicare alla mia famiglia. Però non si può mollare, bisogna combattere il razzismo per far sì che a breve le cose migliorino e i giovani di oggi non soffrano più per il colore della loro pelle", ha aggiunto l'attaccante brasiliano.

    MAI PENSATO DI LASCIARE LA SPAGNA - Vinicius ha poi proseguito: "No, non penso che la Spagna sia un Paese razzista, però sì che ci sono tanti razzisti in Spagna, e molti di loro vanno allo stadio. La Liga sta cercando di migliorare le cose, ma in Spagna il razzismo non è un delitto e la cosa ovviamente complica tutto. In Brasile sono state cambiate le leggi e i razzisti iniziano ad essere puniti. Così dev’essere. Al momento i razzisti in Spagna sanno di essere impuniti, bisogna togliere loro questa sicurezza e gli episodi diminuiranno, ci penseranno su due volte. Non ho mai pensato di andar via dalla Liga perché così facendo gliela darei vinta, è ciò che vogliono i razzisti. No, voglio restare qui, vincere e segnare così che questa gente veda la mia faccia da tutte le parti. Sono stanco, sono triste, ogni giorno più triste perché da quando ho fatto la mia prima denuncia gli episodi di razzismo sono aumentati, ma non mi fermo. Devo parlare per tutti coloro che non hanno voce".

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