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Milan, Tomori: 'C'è un problema di razzismo nel calcio e fuori. Siamo umani, gli insulti ci fanno male'
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In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale e in collaborazione con Città metropolitana di Milano e Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari opportunità, oggi davanti agli studenti si sono presentati Fikayo Tomori e Tommaso Pobega. Queste le loro parole.
PARLA FIK - "Tutti sappiamo che c’è un problema di razzismo. Io personalmente dico che sono contento che si tenti di eliminare questo problema. In Inghilterra ci sono tante iniziative. Mi fa piacere parlarne perché il razzismo c’è nel calcio e fuori dal calcio. Oggi possiamo parlarne, dando un po’ di consigli su come eliminarlo. Social? Fanno la differenza. Tutti hanno un telefono e possono scrivere ciò che vogliono. Noi siamo sotto ai riflettori e, dopo una partita, spesso la gente dimentica che siamo umani anche noi. Quando sentiamo una cosa, ci fa male. I social sono buoni eh, ma possono essere anche una cosa che va contro l’essere umano. Caso Maignan? Io ero infortunato per Udinese-Milan. Ero alla tv e non ho capito subito cosa è successo, ma mi ha fatto piacere che tutta la squadra era assieme a Mike, anche la società, i social… Quelle cose lì sono un momento, che però fa tutta la differenza del mondo. Dopo quello che è successo, a me fa ancora più piacere far parte di questo Club. Bello incontrare i ragazzi. Noi vogliamo essere aperti, parlare con voi, perché è una cosa molto bella e piacevole. Bloccato dal razzismo? Per me no. Certamente ho visto qualcosa sui miei social, ma per me non lo è mai stato. Però io so bene che esiste e che c’è un problema. Mi fa incazzare molto”, le parole di Tomori.
POBEGA - “Abbiamo la fortuna e l’onore di vestire una maglia gloriosa che ha fatto la storia del calcio. L’hanno indossata prima gli uomini, poi i calciatori. Indossandola, dobbiamo dare l’esempio: abbiamo la fortuna di avere questa visibilità, quindi dobbiamo mandare messaggi positivi ai più piccoli per aiutarli nella loro crescita. Razzismo? La scuola può essere d’aiuto per eliminare queste barriere. Insulti a Maignan? Mi sono sentito orgoglioso di far parte di un gruppo che sostiene il compagno sotto ogni punto di vista. I social sono un megafono e quando possono essere utilizzati per trasmettere cose positive è giusto aiutarsi nel diffonderle il più possibile. Sul momento decisivo della stagione? Siamo pronti, ci alleniamo tutto l’anno per questo e faremo di tutto per raggiungere i nostri obiettivi. Ricordo quando vivevo in convitto e il Milan ha sempre organizzato incontri con i calciatori e ogni volta che se ne organizzava una lo usavo per prendere qualche arricchimento per me. È sempre qualcosa di molto utile", ha detto Tommaso Pobega.