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Thuram: 'Razzismo? Sto con Maignan, si deve lasciare il campo. Giusto che Acerbi sia tornato a casa per difendersi'
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LA FRANCIA - "Concorrenza in attacco? Io cerco di esserci ogni volta che ci sono le convocazioni. Poi abbiamo giocatori molto, molto bravi davanti. L'allenatore ha solo l'imbarazzo della scelta. Questa è la mia seconda stagione da numero 9. Nella prima ho giocato da solo in attacco, ora sto imparando a giocare con Lautaro in coppia".
LE OLIMPIADI - "È un grande motivo di orgoglio per qualsiasi giocatore francese giocare alle Olimpiadi. Poi c'è un allenatore che è Thierry Henry e che farà la sua lista. Se sarò chiamato in causa, risponderò, ma non mi candiderò pubblicamente per farlo. Europei e Olimpiadi? Se un giocatore vuole fare entrambe le cose, penso che troverà le energie per farlo".
ACERBI E IL RAZZISMO - "Quando c'è un provvedimento così serio, il giocatore deve rimanere con il club per difendersi e spiegare bene cosa è successo. Non è il momento giusto per andare in nazionale. Io sono d'accordo con Maignan, dobbiamo lasciare il campo in questi casi. Dobbiamo battere i pugni sul tavolo per far capire che questo è inaccettabile".
SAVIC - "E' un gesto che non si doveva fare ma no, non avevo paura del var".
L'ELIMINAZIONE DALLA CHAMPIONS - "La Nazionale francese arriva sempre nel momento giusto. E' stata una serata complicata perché non è bello essere eliminati in Champions League. Ora vogliamo vincere lo scudetto".
IL NOME SULLE SPALLE - "Spero di non essere ancora arrivato al mio meglio perché ho solo 26 anni. Negli ultimi due anni ho fatto molti progressi da numero 9. E se non mi chiedono più di mio padre, è perché sappiamo da 26 anni che è mio padre e avete già dovuto farmi tutte le domande su di lui (ride ndr.).