VIDEO Serie A: TOP & FLOP, Juve 10, Raimondi 8. Farsa Cagliari-Roma
La speciale classifica stilata da calciomercato.com sul meglio e il peggio della settimana calcistica.
JUVE 10 A punteggio pieno in campionato, dove ha già staccato il Napoli e la Lazio, galvanizzata dalla rimonta di Stamford Bridge, la squadra di Conte è pronta per la grande sfida di Firenze. La spaventosa fame di vittoria dei bianconeri è il loro propellente più efficace.
SIENA 10 La capacità di non arrendersi mai, Serse Cosmi ce l'ha nel dna. Lo chiamano sempre al capezzale delle squadre messe male in classifica. Lui va, lotta, si batte e non molla mai. A San Siro, il Siena che, grazie all'impresa, sta per annullare la penalizzazione, dà una lezione di umiltà a Stramaccioni e all'Inter. Vergassola e Valiani firmano un colpo storico per i toscani. Onore a Cosmi.
QUAGLIARELLA 9 Era scivolato ai margini della prima squadra, aveva rischiato di essere ceduto sino all'ultimo giorno di mercato. Tre gol in 3 giorni, uno Al Chelsea e due al Chievo, gli hanno cambiato la vita. E pensare che, da oltre un anno, Marotta sta cercando il grande attaccante straniro che non chiamiamo come lo chiama Marotta perché l'italiano è bello.
RAIMONDI 8 Che cosa c'è di più bello per un bergamasco, tifoso dell'Atalanta, segnare il gol della vittoria dell'Atalanta sotto la curva Nord dello stadio di Bergamo a tre minuti dalla fine? Nulla. Cristiano Raimondi lo sa. Ecco perchè è così felice. Come Colantuono: dopo il Milan ha battuto anche il Palermo pur senza Schelotto, Biondini, Peluso e Bellini. L'Atalanta va.
BORRIELLO 7 E' tornato al Genoa fra scetticismo e perplessità, nonostante avesse vissuto la stagione migliore proprio in maglia rossoblù, segnando 19 gol. De Canio crede a tal punto nel suo rilancio da impostare la squadra attorno a lui. Fiducia ripagata. Il colpo in casa Lazio porta la firma dell'ex Milan, ex Roma, ex Juve, ma di nuovo bomber.
MILAN 5 - Terza sconfitta in 4 gare di campionato, ma, almeno per ora, Allegri resta. A Udine la squadra ha lasciato intravedere alcuni timidi progressi, anche se la strada per rivedere un grande Milan è ancora molto lunga. Il primo problema da risolvere è la difesa: Mexes e Mesbah attualmente ne sono i punti deboli e, se anche Abbiati sbaglia come sul primo gol friulano, il pedaggio da pagare è pesante.
INTER 4 - Cinque partite a San Siro fra campionato ed Europa League, zero vittorie, 9 gol incassati. Stramaccioni ha imparato dal Siena che cosa vuol dire essere una provinciale, cioè giocare con umiltà, concentrazione, compattezza. Preoccupa la fragilità di una retroguardia che in casa propria sbanda troppo spesso. E la Juve è già lontana 6 punti.
CELLINO 3 - L'ultima genialata è stata una martellata sui piedi. Invitare i propri tifosi ad entrare in uno stadio sprovvisto dell'agibilità di legge, significa segnare un autogol clamoroso. Il Cagliari non se lo merita, ma la sconfitta a tavolino con la Roma è inevitabile, come il codazzo di polemiche che l'accompagna. Qualcuno pensa ai tifosi sardi e ai giocatori rossoblù?
ABETE 2 - A Varsavia per un seminario Uefa, il presidente della Federcalcio tuona contro Cellino e invoca punizioni esemplari. Ma a Cagliari da 5 anni tiene banco la questione stadio: possibile che nel Palazzo debbano sempre fare la figura dei marziani? La farsa di Is Arenas lo conferma: bisogna mandare a casa chi non governa il calcio italiano.
BERETTA 0 - Il presidente della Lega di serie A, in margine alla farsa di Is Arenas, scopre che la questione degli stadi imprigiona il calcio italiano. Ma va? E lui, dimissionario dal marzo 2011, dov'è stato durante tutto questo tempo? E perchè la Lega ha autorizzato la partecipazione di una società al massimo torneo pur non disponendo la stessa di un impianto a norma? E perché non ha trovato lo straccio di un campo neutro dove imporre si giocasse la partita Cagliari-Roma? Possibile che ci facciamo sempre riconoscere?