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  • Muzzi racconta Frattesi a CM: 'Lo segnalai a Bruno Conti dopo un derby'

    Muzzi racconta Frattesi a CM: 'Lo segnalai a Bruno Conti dopo un derby'

    • Francesco Guerrieri
    I riflettori sono accesi su un derby di Giovanissimi regionali classe '99, Roma-Lazio. Tra i biancocelesti c'è un biondino che va su ogni pallone. Corre come un indemoniato, non si ferma mai. Roberto Muzzi, all'epoca allenatore dei giallorossi, lo segue con lo sguardo. Studia i movimenti di quel ragazzino e chiede informazioni su di lui. Si chiama Davide Frattesi: "Aveva tempi d'inserimento, forza, velocità - racconta oggi Muzzi nella nostra intervista - E poi non mollava mai, correva per 90 minuti. Mi rubò subito l'occhio e lo segnalai a Bruno Conti". Così inizia l'avventura giallorossa di Frattesi, che domani alle 18 affronterà la Roma da avversario. E per lui sarà una partita speciale.  

    Ti aspettavi di vedere Frattesi all'Inter?
    "Ho sempre pensato fosse pronto per una big. A Roma era un giocatore di prospettiva, quando l'ho avuto a Empoli l'ho ritrovato migliorato e aveva già tutto quello che serviva per arrivare ad alti livelli".

    In estate lo volevano anche Roma, Juve e Napoli. Ha fatto la scelta giusta?
    "Direi proprio di sì. In quei giorni ci siamo sentiti, lui aveva già scelto l'Inter perché era convinto del progetto nerazzurro e aveva quelle caratteristiche che Inzaghi cercava in un centrocampista. Anch'io sono convinto che abbia fatto la scelta giusta, lì può crescere ancora".

    C'è un po' d'orgoglio nel vederlo in un top club?
    "Assolutamente sì, è una grandissima soddisfazione. Sono felice perché ho creduto in lui fin dal primo giorno, e insieme a me l'hanno fatto anche Bruno Conti e il capo scout della Roma Marco Albergati. Quando l'abbiamo preso qualcuno era un po' titubante, ma noi non abbiamo mai smesso di puntarci".

    Prima di venire in giallorosso giocava nella Lazio.
    "Sì, ma non è stato complicato prenderlo. Lui voleva venire da noi, così appena c'è stata l'occasione abbiamo affondato il colpo".

    E' vero che si arrabbiava facilmente?
    "Faccio una premessa: è sempre stato un ragazzo eccezionale, un professionista che sapeva quello che voleva e si allenava sempre a mille per continuare a migliorarsi. Viveva ogni allenamento come una partita, si arrabbiava pure se non vinceva le sfide a calcio-tennis".

    Ci racconti un aneddoto insieme a lui in giallorosso?
    "Quando lo vedevo insieme a Scamacca pensavo 'qui mi devono fare una statua...'. Facevano scherzi a tutta la squadra. Erano sempre insieme, inseparabili. Appena arrivavano avvertivo gli altri 'state attenti a quei due', dicevo".

    Facevano scherzi anche a te?
    "Neanche per sogno, avevano paura della mia reazione o che li potessi non convocare".

    Un suo ex allenatore ha raccontato che gli faceva vedere i video di Lampard e Gerrard. Te come lo caricavi?
    "Lo facevo lavorare tanto, tanto, tanto. Perché sapevo che un giorno sarebbe arrivato in Nazionale, ma doveva prima migliorare qualcosa. Era molto disordinato, correva troppo e andava sempre in profondità. Quando ce l'ho avuto a Empoli abbiamo lavorato molto sulle tempistiche d'inserimento e sulla gestione della corsa".

    E un aneddoto dei tempi di Empoli?
    "Stavamo preparando una partita contro la Juve Stabia, Davide aveva borbottato tutta la settimana e si era allenato male, sapeva di essere uno dei più bravi della squadra e non pensava potessi lasciarlo fuori. Invece l'ho fatto, è partito dalla panchina e poi l'ho fatto entrare. A fine partita gli ho detto che se avesse lavorato di nuovo male l'avrei rilasciato fuori senza problemi. Era giovane, ma poi ha capito la lezione".

    Oggi vi sentite ancora?
    "Certo, quando l'Inter è venuta a giocare a Cagliari (2-0 per i nerazzurri, ndr) ci siamo anche visti. Mi ha fatto effetto, l'avevo lasciato a Empoli che era un ragazzino e ora è diventato un uomo maturo. Ed è più grosso di me. La cosa più bella sono gli abbracci di questi ragazzi quando ci incontriamo".

    Cosa gli dirai prima di Inter-Roma?
    "Gli farò l'in bocca al lupo, come faccio sempre prima dei big match e prima delle partite in Nazionale".

    Oggi sei coordinatore tecnico della Primavera e dell'Under 18 del Cagliari, come state andando?
    "Molto bene, sono contento del rendimento dei nostri ragazzi. Abbiamo giocatori importanti e un allenatore molto bravo e preparato come Fabio Pisacane. Spero di portare anche qui nuovi Frattesi, Scamacca o Pellegrini".

    @francGuerrieri 

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