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    Milan, valeva la pena svendere Verdi?

    Milan, valeva la pena svendere Verdi?

    • Giovanni Patella

    Anno nuovo, vita nuova. Il Milan non gode di questo proverbio e ricomincia l'ennesima stagione con il piede sbagliato. Nonostante il cambio di panchina, i rossoneri non trovano ancora la formula giusta, la squadra di Montella non brilla, soprattutto nell'ultima sfida contro l'Udinese ha mostrato notevoli limiti nella costruzione del gioco: oltre al risultato (solo tre punti nelle prime tre giornate di campionato) preoccupa appunto la qualità della manovra, che con un Bonaventura fuori forma non riesce a decollare.

     

    SENZA ALTERNATIVE - Con le squalifiche di Kucka e Niang, Vincenzo Montella ha dovuto fare delle scelte forzate. Bonaventura, posizionato nel tridente davanti, diventa l'unica soluzione per sostituire lo squalificato Niang ma spostando Jack in attacco il centrocampo rossonero ne risente, perdendo quel fattore di imprevedibile che aveva fatto la differenza almeno in fase offensiva nelle prime due giornate. Mentre a San Siro Perica condanna alla seconda sconfitta consecutiva il povero Diavolo, qualche ora prima, un gioiellino maturato nel settore giovanile rossonero, sfoderava una prestazione da 8 in pagella. Simone Verdi, jolly adattabile a tutti i ruoli del centrocampo, porta alla vittoria il Bologna. Segna, inventa e dà geometrie alla squadra di Donadoni.


    VALEVA LA PENA? - Inevitabilmente torna nei pensieri dei tifosi rossoneri la lista di quei giocatori dati via forse troppo frettolosamente, su tutti Matteo DarmianPierre-Emerick Aubameyang. Il timore ora è che Verdi vada ad aggiungersi a questo elenco: dopo essersi conquistato il soprannome di Magic Box nel Settore Giovanile del Milan e dopo anni di prestiti a Torino (con il quale è stata risolta la comproprietà nell'estate 2015), Juve Stabia, EmpoliEibar e Carpi è stato ceduto quest'estate al Bologna a titolo definitivo per 1,5 milioni di euro, prezzo stracciato in un mercato dove il costo dei giocatori è quasi sempre maggiore del loro reale valore. Dopo le dichiarazioni di Montella su un mercato fatto in base alle poche possibilità economiche, sorge la domanda: valeva la pena svenderlo? Con la sua fantasia Verdi poteva essere una buona alternativa a Niang o più in generale sulle corsie esterne, ora invece l'Aeroplanino si ritrova con la coperta corta e deve sperare nel mercato di gennaio, quando i soldi dei nuovi proprietari cinesi potrebbero regalare qualche rinforzo in più.


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