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  • Un cappuccino con Sconcerti, Milan: uno scudetto semplice e nuovo, senza abusare del lusso

    Un cappuccino con Sconcerti, Milan: uno scudetto semplice e nuovo, senza abusare del lusso

    • Mario Sconcerti
      Mario Sconcerti
    E' uno scudetto in contro tendenza questo del Milan, direi uno scudetto per tutti. Le spese per costruirlo sono state ingenti, ma sono rimasti limitati i debiti. Il Milan ha vinto risanando il proprio bilancio, operazione quasi sconosciuta. Per la Juve è stato necessario un aumento di capitale di 700 milioni, altrettanti sono stati i prestiti che l'Inter ha dovuto chiedere a fondi americani. Con questa ricchezza alle spalle vincere diventa più conseguente. 

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    Il Milan ha insegnato un'altra strada. Ha puntato sui giovani, ma di qualità e anche prezzo. Ha avuto fermezza nella gestione degli svincolati, ha mantenuto la calma anche quando l'attenzione al bilancio sembrava diventare avarizia. Ha trovato poi un maestro per questi giovani. Rivedendo adesso la strada di Pioli, si capisce meglio come questo sia sempre stato il suo ruolo, a partire da una Lazio che lasciò poi a Inzaghi e a una Fiorentina che fuori da lui si perse. Il Milan è stato l'esatto punto d'incontro tra il suo talento, la sua età matura e il ruolo che da lui serviva. Più che una squadra eccezionale il Milan è stata una squadra nuova. Non ha vinto al vecchio modo berlusconiano, abusando del lusso. Ha vinto in modo semplice, di gruppo e di intelligenza. E ha inventato un modo personale di declinare il futuro. 
     

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