Ulivieri a CM: 'Inter, problema difesa; Juve, Matri fa la differenza'. VIDEO
I problemi di Pato e della difesa dell'Inter, i guai di Ranieri e l'esplosione di Matri. Sono questi alcuni degli argomenti trattati da Renzo Ulivieri nel suo consueto appuntamento di inizio settimana ai microfoni di Calciomercato.com. Il presidente dell'Associazione italiana allenatori parla anche del duello Zamparini-Rossi, di Rooney e di Ronaldo. Infine, un pronostico sui match europei di Milan, Roma e Napoli.
Nell'ultima giornata di campionato, il Milan capolista ha ritrovato la vittoria. Fra i rossoneri, brillano Ibrahimovic, Robinho e Cassano, mentre Pato sta vivendo un momento difficile e sembra soffrire un po' la personalità di Ibra.
"Ha bisogno di tempo, c'è poco da fare. Oltretutto lui viene da un infortunio, ha avuto un po' di problemi. Era e rimane un giovane di grandi prospettive, di grande talento. Nella storia di tutti i calciatori ci sono momenti di questo genere, a patto che non vada giù di morale e che capisca che ne può venir fuori con facilità perché ha grandi mezzi. Poi bisogna che gli dia una mano anche la squadra".
Non dovrebbe forse cambiare squadra?
"Quando uno è in una grande squadra deve anche essere in grado di reggere la concorrenza e di lottare per il posto. E' la storia di chi gioca nelle grandi squadre".
A tenere il passo del Milan è rimasto il Napoli di Cavani, mentre l'Inter è caduta a Torino contro la Juventus. E' un ko che può essere già decisivo, in senso negativivo, per i nerazzurri in chiave scudetto?
"Non, non è decisivo. E' stata una partita tutto cuore della Juve, che ha giocato in modo molto accorto e ha meritato il risultato. Per l'Inter però in chiave scudetto non cambia nulla, un passo falso a Torino contro la Juve ci sta".
In questa fase della stagione, il punto debole dei nerazzurri sembra essere la difesa, come si è visto anche contro i bianconeri. Un conto è giocare con Samuel e Lucio, un altro è schierare Cordoba e Ranocchia...
"Sì, un po' di differenza c'è. Ma è una squadra che se lo può permettere".
La Juventus invece con Matri sembra aver trovato l'attaccante che cercava da tempo, il bomber che Amauri non è riuscito a essere.
"E' un talento giovane e pieno di entusiasmo che arriva in una grande squadra. Direi di sì quindi. Matri ha portato qualcosa di nuovo nella Juventus, è un attaccante del quale questa squadra aveva bisogno, a causa un po' degli infortuni e un po' di altre situazioni".La Roma invece dopo le sconfitte con Inter e Napoli è in crisi e contestata dai tifosi. Ranieri ha fatto a lungo da parafulmine in una situazione di vuoto di potere, nella fase di passaggio fra la vecchia proprietà e l'imminente arrivo della nuova, ma ora sembra davvero troppo solo per reggere questa situazione.
"L'allenatore da solo non riesce mai a gestire le cose. Non c'è nessun allenatore che da solo sia in grado di gestire determinate situazioni, se dietro non c'è una società. E' probabile quindi che in questo momento questo vuoto si ripercuota anche sul tecnico. C'erano già stati anche prima dei momenti simili e delle situazioni anche spiacevoli, nelle quali ci sarebbe stato bisogno dell'intervento della società e non dell'allenatore, che invece aveva dovuto intervenire".Per il futuro della Roma si parla di Ancelotti, che è già stato in giallorosso da calciatore. Come vedrebbe Carletto su quella panchina?
"Ancelotti è un tecnico di grande valore ed è amato a Roma. Ma Ranieri è altrettanto un tecnico di grande esperienza e di grande valore. Stiamo parlando di allenatori di grosso livello".
Parlando invece di calciatori di grande livello, gli ultimi giorni sono stati contrassegnati da Rooney e da Ronaldo. Il primo ha segnato un gol in rovesciata che è già stato inserito fra i più belli di tutti i tempi, il secondo ha dato l'addio al calcio in una conferenza contrassegnata da una grande commozione.
"Quello di Rooney è stato un gran gol, che stimola la fantasia del tifoso, un po' come lo erano gli interventi difensivi di Parola in sforbiciata. Per quanto riguarda Ronaldo, smette un grande calciatore, di grande tecnica e di grande fisico. Probabilmente il Brasile ne ha avuti di altrettanto grandi, ma questo è stato davvero un giocatore importante. Nel suo primo periodo in Italia ha fatto cose eccezionali. Se si parla di grandi centravanti sudamericani in Italia, nella storia, il paragone è con Angelillo, grande centravanti anche lui".
Parlando invece di cose un po' meno grandi, l'ultimo fine settimana ha visto l'ennesimo episodio del confronto fra Zamparini e Rossi, presidente e allenatore del Palermo. Zamparini, di fronte ai gionalisti, ha attaccato le scelte difensive del tecnico, che invece ha mantenuto il suo abituale contegno e non ha contrattaccato.
"Rossi è stato bravo come sempre. A parte la bravura di allenatore, riconosciuta e valutata da tutti, è bravo nel comportamento, sempre molto sobrio. Per quanto riguarda poi nello specifico la sconfitta con la Fiorentina, Rossi già in settimana parlava delle difficoltà della sua squadra, avendo molti sudamericani, a giocare a mezzogiorno. Per quel che concerne Zamparini, invece, ormai lo si conosce. Mi sembra che non sia una novità".Concludiamo con uno sguardo ai tre match che vedranno impegnati i club italiani fra oggi e giovedì in Europa. Stasera in Champions League c'è Milan-Tottenham.
"Favorito il Milan nettamente".
Domani, sempre in Champions, la Roma ospita lo Shakhtar Donetsk.
"Partita difficile, lo Shakthar è una squadra che ha gioco e individualità importanti. La Roma gioca in casa, ma non sarà facile".
Infine, in Europa League, giovedì il Napoli ospiterà il Villarreal di Giuseppe Rossi.
"Il fattore campo avrà grossa influenza. Giocare contro le squadre spagnole non è mai facile, ma il Napoli di questo momento credo che abbia grandi possibilità".