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    Ulivieri a CM sui torti del Palermo: 'Ma allora chi ha avuto dei favori?'

    Ulivieri a CM sui torti del Palermo: 'Ma allora chi ha avuto dei favori?'

    • Gianluca Minchiotti

    Il Milan Ibra-dipendente, lo spogliatoio dell'Inter contro Benitez, il caso Vucinic alla Roma, i tifosi della Juventus contro Floro Flores, la maturità del Napoli, il subbuglio Genoa e la crociata di Zamparini contro gli arbitri. Sono questi gli argomenti trattati da Renzo Ulivieri, presidente dell'Associazione italiana allenatori, nel consueto appuntamento con Calciomercato.com.

    Partiamo dalla capolista. Il Milan fino a questo momento della stagione è stato Ibra-dipendente, ma ora i gol dello svedese non bastano più per vincere: anche ieri, a Lecce, i rossoneri sono stati bloccati sul pareggio...

    "E' stata una giornata un po' particolare, ma sono sempre in testa, come ha sottolineato Allegri. Il Milan fa affidamento su Ibrahimovic, ma che altro potrebbe fare, insomma? Mi sembra anche un discorso logico. Ripeto, il fatto che i gol dello svedese sembra che non bastino più è solo un momento. Hanno preso quattro gol dall'Udinese, ieri hanno preso un gol in mischia... Ci sta, momenti di questo genere capitano a tutte le difese".

    Alle spalle del Milan, il campionato sta proponendo la rimonta dell'Inter: i nerazzurri sono a nove punti dai rossoneri, ma hanno ancora due gare da recuperare. Potenzialmente, se le vincessero, potrebbero essere secondi a soli tre punti dal Milan. Nell'ambiente nerazzurro, rivitalizzato da Leonardo, non mancano le frecciate all'ex tecnico Benitez. Dopo Materazzi e Stankovic, è toccato a Milito. In base alla sua esperienza, quali sono i motivi per cui uno spogliatoio non accetta un tecnico, pur bravo e vincente, come è accaduto all'Inter con Benitez?

    "Io invece ho apprezzato molto le parole di Cambiasso. Mandare frecciatine oggi mi sembra un po' fuori luogo. Benitez con l'Inter ha vinto, quando ha avuto tutti i titolari a disposizione ha vinto quello che doveva vincere. Quando ha giocato con la squadra un po' decimata ha avuto delle difficoltà. Per quanto riguarda poi, nello specifico, il discorso dello spogliatoio, vedo che oggi i calciatori non accettano tante cose. Non accettano le sostituzioni, non accettano nulla... Però è chiaro che quando un capo non viene accettato ci sono dei problemi...".

    Nella sua carriera le è mai capitato un caso simile?

    "Succede... Ora, tutti i calciatori insieme contro magari no... Però non c'è neanche, quasi mai, l'unanimità a favore".

    A proposito di calciatori che non accettano, alla Roma, dopo il caso Totti di settimana scorsa, adesso è il turno di Vucinic...
    "Il mestiere del calciatore è quello di eseguire gli ordini dell'allenatore durante la partita. E quando esce ha il dovere di sorridere, perché è contento per l'ingresso di un compagno di squadra. Così ci si intende. La regola deve essere questa è basta. Io sarei favorevole anche a imporlo questo sorriso. Un calciatore dovrebbe essere contento perché entra un suo compagno".

    Ranieri non sta pagando il fatto di non avere una società forte alle spalle in questo periodo?

    "Ranieri è un allenatore che si sa arrangiare da solo, con e senza la società".

    Capitolo Juventus. Dopo la vittoria con il Bari, Aquilani ha detto: "Non sono più i tempi di Zidane e Nedved. Non siamo da scudetto". La società intanto, sul mercato, è interessata a Floro Flores, cosa che sta scatenando la protesta, su internet, di una parte della tifoseria. Ora, con tutto il rispetto per Floro Flores, non ci sono delle vie di mezzo, sul mercato, fra Zidane e l'attaccante dell'Udinese?
    "E' sorta la questione Floro Flores, ma Floro Flores è un buon giocatore, le considerazioni che circolano mi sembrano sbagliate. La Juventus deve superare un momento di difficoltà con gli attaccanti, insomma...".

    Il Napoli ha pareggiato in casa con la Fiorentina e il pubblico del San Paolo ha applaudito comunque la sua squadra, anche se, dopo il successo sulla Juventus, per i tifosi partenopei era lecito aspettarsi un'altra vittoria. Il gesto, apprezzato da Mazzarri, è il sintomo che l'ambiente è cresciuto ed è maturo anche per accompagnare la squadra verso conquiste importanti?

    "Io direi di sì. E' vero che l'ambiente napoletano è maturato, con una gestione seria, societaria e tecnica. Per quanto riguarda la partita di sabato poi, il Napoli ha trovato una grande Fiorentina, che ha concesso poco e in fase di conclusione ha fatto anche qualcosa in più".

    Un ambiente in subbuglio invece è quello del Genoa. Sia in estate che ora i rossoblù hanno fatto e stanno facendo tantissime operazioni di mercato, sia in entrata che in uscita. Nel frattempo è finita l'era Gasperini ed è arrivato Ballardini, ma i risultati non arrivano e, dopo la sconfitta interna di ieri contro l'Udinese, è scoppiata la contestazione dei tifosi.

    "E' in subbuglio perché sono partiti tanti giocatori. A sentire le interviste di ieri, l'allenatore sembrava in difficoltà, ma su queste cose l'allenatore non può entrare perché a un tecnico spetta il compito di allenare. Poi quelle che sono le cose societarie le sviluppa la società".

    Concludiamo con il Palermo. Dopo la sconfitta di ieri con il Cagliari, che ha aperto le marcature con un gol viziato da fuorigioco, il presidente rosanero Zamparini si è scagliato nuovamente contro gli arbitri. Forse, se osserviamo il fatto che il Palermo, pur avendo il terzo attacco più prolifico del campionato, non ha ancora avuto un rigore a favore, qualche ragione c'è nelle proteste del club...

    "Tra attacchi prolifici e rigori a favore non c'è un nesso diretto. Se ha avuto dei torti, vorrei che qualche suo collega presidente magari si alzasse e dicesse: "Ho avuto dei favori". Perché se si pensa a dei torti subiti, e fra i pensieri c'è anche quello di torti fatti apposta, vuol dire che c'è qualche altro presidente che ha avuto dei favori fatti apposta. Ma io non ne sento di presidenti che dicono di essere stati favoriti, quindi mi riesce difficile capire".  


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