Ulivieri e CM: 'Mercato Inter-Milan, punta e difensore. Che trio a Napoli' VIDEO
Consueto appuntamento di inizio settimana con Renzo Ulivieri, presidente dell'Associazione italiana allenatori. Ai microfoni di Calciomercato.com, Ulivieri parla dell'Udinese di Guidolin e Sanchez, del mercato dell'Inter (per l'attacco) e del Milan (per la difesa), della crisi del gol in casa Juventus, del trio delle meraviglie del Napoli e della maretta in casa Fiorentina fra Della Valle e i tifosi.
La squadra del momento è l'Udinese. Alla luce degli ultimi risultati, bisogna dare atto alla famiglia Pozzo di non aver ceduto alla tentazione di esonerare Gudolin dopo il brutto avvio di stagione, con quattro sconfitte nelle prime quattro giornate.
"Oggi i presidenti mi sembra che siano un pochino più accorti, perché ci sono stati anni in cui gli allenatori erano falcidiati. Pozzo ha avuto pazienza e viene ripagata la pazienza di un presidente, pazienza che deriva anche dalle valutazioni che vengono fatte. Guidolin è un allenatore che lavora, una persona seria, attaccata al lavoro, che dà sempre il massimo, quindi viene anche facile dargli fiducia".
Come mai Guidolin non è mai arrivato ad allenare una squadra di vertice?
"Lui è partito dal Vicenza e non gli è mai capitata l'occasione grossa. Comunque ha avuto squadre importanti, come il Bologna e la stessa Udinese, che è una grande realtà. Certo, non ha mai allenato l'Inter, il Milan o la Juventus, ma sono pochi quelli che ci arrivano. E magari a volte non ci arrivi perché il treno passa quando tu sei da un'altra parte".
Fra i bianconeri friulani sta brillando, oltre al solito Di Natale, anche Alexis Sanchez. E' un giocatore da grande squadra?
"Eh sì, è da grande squadra. E' un giocatore completo, ha fisico e sa giocare. Nel modulo dell'Udinese ha trovato il partner ideale in Di Natale. Sì, è di grande livello".
L'ultima vittima dell'Udinese è stata l'Inter. In casa nerazzurra, sia Branca che Moratti hanno dichiarato che il club è alla ricerca di un attaccante. Allora Benitez non aveva tutti i torti a chiedere rinforzi?
"Benitez chiedeva rinforzi perché questa squadra è sì una squadra di valore, ma hanno fatto tutti i Mondiali. Qualcuno ha recuperato e sta tornando al suo livellio, e arriverà anche Sneijder. Che gli manchi un attaccante è vero e lo cercheranno. D'altonde, via Benitez, Moratti l'aveva detto: ora ne compro cinque...".
Che tipo di punta servirebbe all'Inter? Luis Fabiano può essere il giocatore giusto?
"L'Inter è una squadra che arriva al gol in mille modi. E' chiaro che ci vuole un giocatore che parli un linguaggio elevato, sopraffino, come interpretazione del calcio e come intuizioni di gioco. Un giocatore che si muova con ragionamenti semplici farebbe fatica messo in quel contesto di campioni".Il Milan invece in attacco è decisamente a posto, con gli assist di Cassano e i gol di Ibrahimovic, ma forse ha bisogno di qualcosa nel reparto arretrato, anche alla luce dell'infortunio di Nesta. Emanuelson può bastare o ai rossoneri serve un altro difensore?
"Bisognerà vedere l'esatta entità dell'infortunio di Nesta, però credo che il Milan lo faccia un pensiero ad un altro difensore. Anche se la prova della difesa con il Cesena è stata positiva, ha trovato i giusti equilibri".
Nel Napoli che vola invece è sempre più devastante la coppia Cavani-Lavezzi, un duo decisamente temibile da affrontare per qualsiasi difesa.
"Quando si mettono insieme Cavani, Lavezzi e Hamsik, voglio dire... Sono tre giocatori che Mazzarri ha la possibilità di giostrare in varie posizioni, perché Hamsik ha la possibilità di giocare in tre ruoli, anche quattro se si vuole. Cavani e Lavezzi si alternano, non è facile affrontarli".
Per la sua grande dinamicità e mobilità, e per la capacità di non dare punti di riferimento, questo terzetto a me ricorda un po' il tridente della prima Juventus di Lippi, composto da Vialli, Ravanelli e Del Piero. E' d'accordo?
"Forse, ma questi ne hanno di più, quando stanno bene. Hamsik è un giocatore universale, gli altri sono punte e mezzepunte, rientrano e centrocampo. E' difficile trovare nel passato un terzetto simile, neanche quello di quella Juve là. A volte vanno in sofferenza in casa contro le squadre chiuse e in questo senso Mazzarri conta sul recupero di Lucarelli, che può trovare la soluzione all'interno dell'area di rigore".Chi ha decisamente dei problemi in attacco è proprio la Juventus: Amauri non vede più la porta, Del Piero ogni tanto toglie ancora le castagne dal fuoco ma l'età inizia a farsi sentire, Toni e Iaquinta sono infortunati, Quagliarella ha già finito la stagione.
"L'attacco della squadra di Del Neri è in difficoltà, c'è poco da fare. Io ero un grande estimatore di Amauri. Una volta, con la maglia del Palermo, gli ho visto fare un gol a Firenze partendo da un fallo laterale. Prese la palla lì e andò in porta. Era un grande giocatore, forte di testa. C'è stato un periodo di involuzione. E' chiaro che se mancano tutti questi giocatori, e tutti nello stesso momento, la squadra va in difficoltà".Capitolo Fiorentina. Diego Della Valle ha dichiarato che per Firenze la sua famiglia ha speso la stessa cifra che ci sarebbe voluta per restaurare dieci Colossei, ma i tifosi si lamentano per una squadra e un mercato che non decollano. Dov'è la verità? C'è ingratitudine da parte dei tifosi o le proteste sono giustificate?
"Mah, è vero che Della Valle ha speso, ma oggi è proprietario della Fiorentina e la Fiorentina ha un valore oggi sul mercato. Non è che chi va a prendere la Fiorentina oggi la va a prendere così come l'ha presa Della Valle, che l'ha presa dalle ceneri. Oggi la società ha un valore, grazie all'impostazione e al lavoro che le ha dato Della Valle. Ingratitutine dei tifosi? Io direi questo: bisogna capire che le squadre hanno dei cicli, e la Fiorentina ha avuto un ciclo importante, e poi ci sono degli anni in cui paghi magari anche degli errori che hai fatto. E poi riparti. Pensare a un ciclo continuo di successi... E' un percorso naturale nella storia di una società e di una squadra".Questa mattina a Coverciano, Arrigo Sacchi ha dichiarato che la Serie A quest'anno è basata soprattutto sull'individualità, più che sul gioco di squadra. E' d'accordo?
"Mah, a me non pare. Vedo tante squadre organizzate: il Napoli, il Bari, il Milan, l'Udinese, la Juve, la Sampdoria, il Genoa. Non sono d'accordo, anche se è vero che in fase realizzativa poi contano i valori individuali, ma contavano anche ai tempi di Gullit e Van Basten".