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    Udinesemania: vittoria che fa respirare, positive le due punte

    Udinesemania: vittoria che fa respirare, positive le due punte

    • Nicola Santarossa
    Mancavano da più di un mese – esattamente dal match contro il Milan, giocatosi il 25 agosto – quei tre punti che l’Udinese è riuscita a conquistare nella giornata di ieri contro il Bologna, davanti ad una cornice di pubblico capace di sostenere per tutta la durata della gara i propri beniamini.
     
    Vittoria che permette ai friulani di poter finalmente prendere aria, dopo gli stop contro Parma, Inter e Brescia, intervallati solo dal pareggio di Verona; l’Udinese, grazie al gol del nuovo arrivato Okaka, si è portata momentaneamente all’11esimo posto in classifica, a quota 7 punti, allontanandosi da quella zona rossa che per troppo tempo ha spaventato i supporters bianconeri nella passata stagione.
     
    Partita, quella di ieri, che ha dato risposte importanti a Tudor e tifosi: innanzitutto, giocare con due punte si è rivelata la scelta decisiva, sia per le caratteristiche di Okaka – abile a sfruttare il fisico per difendere palla e far salire la squadra – che quelle di Nestorovski, bravo a caricarsi sulle spalle la responsabilità di sostituire capitan Lasagna, seduto in panchina pronto a subentrare a gara in corso. La coppia inedita di attaccanti non ha fatto rimpiangere l’assenza di De Paul – che ha scontato ora la squalifica rimediata contro l’Inter ed è pronto a rientrare a disposizione del tecnico croato – né tantomeno quella di Pussetto, lasciato ancora fuori dopo la brutta prestazione disputata contro il Brescia.
     
    Bene anche la fase difensiva: la compattezza di Ekong e compagni ha permesso alla squadra di non soffrire, tenendo lontane le avanzate avversarie dalla porta di Musso. A centrocampo, come al solito, Jajalo ha dimostrato di essere fondamentale per la manovra friulana, coadiuvato da un positivo Mandragora e da un generoso Fofana. Sugli esterni Larsen - autore dell’assist decisivo – e Sema hanno sfruttato la loro facilità di corsa e dribbling, mettendo in difficoltà i terzini ospiti; il gioco, da migliorare, non è stato fluido, ma l’importante è essere usciti dal campo con una vittoria che incominciava a diventare un vero e proprio tabù.
     
    Il prossimo ostacolo si chiama Fiorentina: contro la squadra allenata da Montella sarà essenziale non abbassare la guardia, cercando quella continuità che consentirebbe ai bianconeri di allungare ancora in classifica e di guadagnare maggior fiducia da parte dei tifosi.
     

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