VIDEO Udinese, Guidolin dice no al Napoli 'Chiudo qui'
Questi i passaggi salienti ed i temi trattati dal mister nella conferenza di metà settimana:
"A Catania abbiamo fatto un'ottima gara, di personalità e con la mentalità giusta: avremmo dovuto segnare nel primo tempo, avevamo creato le occasioni e ci avrebbe dato convinzione. Siamo stati in campo con grande orgoglio, a fine primo tempo accarezzavo il sogno del risultato positivo, nel secondo invece abbiamo commesso errori che ci sono costati la partita. Peccato perchè c'erano i presupposti per fare prestazione e risultato, sarebbe stato bello farlo a Catania, dove tutti hanno sofferto. Il risultato finale sembra impietoso ma non abbiamo subito chissà quanto: ora guardiamo avanti, alle prossime 9 partite. Dobbiamo fare più punti possibile e guardare agli obiettivi raggiungibili"
"Credo che Muriel sia nelle condizioni di fare molto meglio di quanto ha fatto a Catania: era il suo ruolo ideale e l'entrata di Ranegie l'ha aiutato perchè lo svedese ha fatto molto bene, non per il cambio di ruolo. Noi siamo l'Udinese, con le nostre virtù e i nostri difetti e questa è la nostra dimensione. Il fatto positivo è l'aver retto a Catania pure con una squadra così giovane. Se si guarda solo al risultato si valuta in base a quello"
"Io non parlo di Europa, il nostro obiettivo è rimanere nella classifica di sinistra fino alla fine e la possibilità di agganciare il Catania. Questi sono gli obiettivi e tutte le altre motivazioni che possono esserci sono positive, ma non parlo di Europa"
"Benatia è un giocatore importante per noi, deve trovare il 100% della condizione psico-fisica e questo arriverà con il tempo, nelle prossime settimane e ritrovando anche il ritmo in allenamento. Ci aspettiamo da lui, come da tutti, il massimo, fino al termine del campionato"
"Il ritiro di Di Natale? Non posso rispondere io per lui, perchè non sarebbe rispettoso. Io ho il mio pensiero, mi auguro come allenatore ed amico di Totò che non succeda. Quando succederà, credo sarà giusto organizzare iniziative per celebrare la sua carriera, spero solo sia un'eventualità lontana nel tempo. Lui ha un fisico eccezionale, ha brillantezza e capacità da giocatore nel pieno delle possibilità. E' un leader ed è cresciuto fino a questo livello: altri tipi di pensieri e scelte non fanno per me"
"Io a Napoli? Lo apprendo adesso... Io mi sento friulano e sento mia questa maglia, con grande attaccamento. Ho sempre detto che vorrei finire qui la mia carriera "italiana", l'estero mi ha sempre attratto ma per quanto mi riguarda ripeto che la mia voglia è terminare qui la parentesi italiana".