Calciomercato.com

  • Getty Images
    Toromania: se il Gallo non canta ci pensa Falque. Così l'Europa è più vicina

    Toromania: se il Gallo non canta ci pensa Falque. Così l'Europa è più vicina

    • Andrea Piva
    Quando vinci due partite consecutive senza meritare, sapendo soffrire, lottando e alla fine trovando il guizzo del singolo, vuol dire che può davvero essere il tuo anno. E se si vuole trovare un indizio in più prima di sbilanciarsi in tale affermazione, allora basta guardare la classifica sotto la voce gol fatti: non passerà di certo inosservato che quello del Torino è il miglior attacco del campionato. Almeno per qualche in attesa che Roma e Juventus sfoderino i rispettivi bomber contro Pescara e Genoa. 

    Poco importa se, come successo a Crotone, prima di trovare i gol servono le grandi parate di Hart o, come invece accaduto ieri, è necessario trasformare il prato del “Grande Torino” in un campo di battaglia nel quale dare tutto per restare in piedi e trionfare, quello che conta è che il Toro sta finalmente acquisendo una mentalità da grande e, proprio come fanno le grandi, riesce a vincere grazie alla maggiori qualità dei propri giocatori anche quando l'avversario di turno si rivela un osso molto duro. 
    Con il tridente che Mihajlovic ha a disposizione tutto poi è più semplice: se Belotti per una volta fatica a vedere la porta poco importa, ai suoi lati agiscono due che da un momento all'altro possono inventare la giocata vincere. Se ne accorto anche Sorrentino che per due volte è stato impallinato dai colpi di Iago Falque: prima di testa (e il gioco aereo non è proprio la specialità dello spagnolo) poi con un sinistro a giro che si è infilato a fil di palo.

    Se ieri è stato Iago Falque a fare “il Gallo”, a Palermo era invece capitato ad Adem Ljajic, il terzo tenore dell'attacco granata. In questo Toro tutti possono segnare (lo dimostrano anche i quattro a gol a testa realizzati da Benassi e Baselli) ma, soprattutto, questo Toro può vincere contro tutti. Ecco anche perché questo può essere davvero l'anno della squadra granata. La qualificazione all'Europa League è alla portata: Toro non fartela scappare.

    Altre Notizie