Toromania: scommessa Tachtsidis, ma per l'Europa in regia servivano certezze
Dopo l'ennesimo no incassato dal Napoli per Valdifiori, la vera prima scelta per il ruolo in casa Torino, Petrachi ha preferito virare su un suo vecchio pupillo, un giocatore che conosce bene, anziché valutare altre opzioni o scandagliare a fondo il mercato estero. È così che al termine di una trattativa lampo, il Toro ha acquistato Tachtsidis. Per il venticinquenne greco si tratta di un ritorno sotto la Mole: già nella seconda parte della stagione 2013/2014 aveva infatti vestito la maglia granata. Quell'esperienza non fu però certo positiva, Tachtsidis fu di fatto la riserva di Vives e quando gli fu concesso spazio non riuscì a sfruttare al meglio le proprie qualità. Le colpe, certo, non furono solamente sue, nel 5-3-2 di Ventura non era previsto l'utilizzo del regista e il mediano davanti alla difesa aveva per lo più compiti di interdizione. Compiti svolti al meglio da Vives e Gazzi ma che hanno messo in difficoltà Tachtsidis. Il greco ora avrà la possibilità di cancellare i sei mesi grigi vissuti nel 2014 al Torino e anche l'ultima stagione opaca con il Genoa. Nel 4-3-3 di Mihajlovic agirà invece da regista puro, così come aveva fatto nel Verona di Mandorlini e nella Roma di Zeman, le squadre in cui ha disputato le sue migliori stagioni e nelle quali è riuscito a far vedere le proprie qualità tecniche e di impostazione.
Se Tachtsidis riuscirà a ripetere quanto fatto al Verona e alla Roma, Mihajlovic potrà allora contare su un buon regista per il suo gioco, ma le recenti stagioni al Catania, al Genoa e allo stesso Torino lasciano però qualche dubbio sul giocatore. Tachtsidis è per lo più una scommessa, che i tifosi sperano venga vinta, per puntare all'Europa, in un ruolo delicato come quello del regista, serviva però qualche certezza in più.