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  • Toromania: Cairo costretto a vendere, lo impone il regolamento

    Toromania: Cairo costretto a vendere, lo impone il regolamento

    • Andrea Piva
    Kucka, Valdifiori, Bruno Henrique ma anche Ljajic, Falque, Boyé e Ajeti: quando si parla di calciomercato si pensa ai giocatori che potrebbero arrivare o a quelli che sono arrivati. In casa Torino si deve però obbligatoriamente pensare anche alla cessioni, non solo per questioni di bilancio o per le eventuali plusavalenze ma perché a imporlo è il regolamento.

    Da questa stagione, infatti, ogni squadra di serie A può registrare per il campionato un massimo di 25 giocatori, quattro dei quali devono essere cresciuti nel vivaio del club. Non vanno invece registrati i calciatori nati dal 1 gennaio 1995 in poi (per quanto riguarda il Torino è il caso questo di Barreca, Lukic, Aramu, Parigini e Boyé). In pratica il Toro ha la possibilità di inserire nella propria lista un massimo di 21 calciatori non cresciuti nel vivaio granata. Uno degli altri quattro posti disponibili verrà invece occupato da Gomis, gli altri tre dovranno essere lasciati liberi non avendo Mihajlovic a disposizione giocatori cresciuti al Torino nati prima del '95. Dopo la cessione di Gazzi al Palermo, il tecnico serbo ha ora in squadra 22 giocatori non cresciuti nelle giovanili granata: uno in più di quelli che il regolamento consentirebbe di avere. Cairo e Petrachi in questo mese dovranno quindi concentrare i propri sforzi anche sul mercato in uscita, non basterà infatti vendere un solo giocatore: le cessioni dovranno essere almeno tre. Questo perché la rosa del Torino ha bisogno di almeno due innesti in mezzo al campo, un regista e una mezzala: per far sì che Kucka, Valdifiori o Bruno Henrique possano essere iscritti al campionato, altri due giocatori dovranno infatti lasciare loro il posto in lista. Certo, nessun regolamento vieta al Torino di avere sotto contratto da settembre qualche calciatore che non fa parte della lista dei 25, ma quella di pagare lo stipendio ad un giocatore che non può essere impiegato in campionato è un'ipotesi che Cairo al momento non vuole proprio prendere in considerazione.

    Il primo candidato alla partenza è Bovo. Il difensore non rientra nei piani di Mihajlovic tanto che finora lo ha utilizzato più a centrocampo, per sopperire alle varie assenze, che nel suo ruolo di centrale. Gli altri giocatori che potrebbero lasciare il Torino (oltre che un posto in lista agli eventuali nuovi arrivi) sono Obi e Vives. A Bovo e Vives la società granata aveva rinnovato il contratto negli scorsi mesi, perché ritenuti importanti da Ventura. L'addio al tecnico ha però complicato le cose ai dirigenti granata, che ora stanno cercando di cedere i due con qualche difficoltà considerate anche le età: 36 anni Vives, 33 Bovo. Un posto in lista potrebbe anche lasciarlo Ichazo, Cairo e Petrachi stanno infatti valutando l'ipotesi di restare con soli due portieri in rosa. Un discorso differente va invece fatto per Peres: il brasiliano potrebbe partire, ma in quel caso verrebbe acquistato al suo posto un altro terzino destro che occuperrebbe la sua casella nella rosa dei 25.

    A meno di un mese dalla chiusura del calciomercato il Torino è quindi nella condizione di dover completare ancora la propria rosa e di essere, allo stesso tempo, costretto anche a vendere. È il regolamento a imporlo.

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