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Torino, Belotti: 'Sogno il Mondiale 2018 ma ho ancora tanto da imparare'
“È un ritiro molto positivo, c’è grande partecipazione da parte di tutti. Siamo tutti a disposzione del mister, e abbiamo cambiato il nostro modo di giocare in base alle sue idee: stiamo lavorando per essere disponibili per dare il massimo“.
Il Gallo ha poi parlato dei suoi nuovi compagni in attacco. “Tra compagni di reparto ci troviamo bene. Ljajic e Iago sono più tecnici, giocano molto con la palla. Martinez e Boyè sono più veloci e forti fisicamente. Possono essere adattati in tutte le posizioni di fascia e possono essere facilmente adattati in base alle loro caratteristiche. Il mister sta provando più soluzioni. Obiettivi personali ? Sono sempre stato un po’ cauto a dire una cifra sui gol che potrò fare: devo farmi trovare pronto, spero di farne tanti per me e per il Torino. Io punto a fare il massimo e a migliorare”.
Belotti si è poi soffermato sulla Nazionale, sulla mancata convocazione a Euro2016 e sulle sue speranze di poter essere tra i protagonisti del prossimo Mondiale. “Io sono molto autocritico, non credo di aver fatto abbastanza per essere chiamato da Conte. Ma questo invoglia a fare molto meglio, per raggiungere questo obiettivo. I Mondiali? È chiaro che ci speri, penso sia il sogno di tutti. Devo meritare quella maglia“
Belotti ha poi parlato del futuro capitano del Torino e del suo ruolo all'interno del gruppo. “Io sono molto giovane, voglio imparare ancora tanto. La vedo così, non in maniera diversa. Sono comunque tra i più giovani del gruppo: posso ancora crescere molto. Non a caso ho firmato per cinque anni, penso che Torino sia la piazza giusta per me. Io capitano? Ci son tanti nomi. C’è una gerarchia per ora: Vives è il capitano, e fin quando c’è lui, rimane lui. Se poi ci fossero scelte di formazione, vedremo con il mister chi sarà il giusto leader per indossare la fascia“.