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    Toromania: a Juric manca il Toro. Il mercato sta andando troppo a rilento

    Toromania: a Juric manca il Toro. Il mercato sta andando troppo a rilento

    Torino-Eintracht Francoforte 1-3: così si è conclusa la prima amichevole stagionale della squadra granata. Ma il risultato di una partitella di metà luglio, dopo neppure una settimana di ritiro e contro la squadra vincitrice dell’ultima Europa League, che tra l’altro ha iniziato prima la preparazione, conta fino a un certo punto. Per non dire che non conta proprio nulla. Ma se il 3-1 finale non fa male e può passare quasi inosservato, ciò che invece conta realmente dell’amichevole sono le sensazioni che ha lasciato: nel caso del Torino quello che è apparso evidente è che la squadra sia un cantiere aperto e pecchi di qualità. 

    Non serviva la partita contro l’Eintracht Francoforte per dimostrarlo, basti guardare i nomi dei giocatori che sono andati via: Belotti, Brekalo, Praet, Mandragora, Pobega, Pjaca e a questi aggiungiamoci pure anche Bremer, ormai promesso sposo all’Inter. Chi è arrivato? Il solo Radonjic, giocatore in cerca di riscatto dopo una stagione al Benfica nella quale non ha quasi mai giocato. Davvero troppo poco. Il mercato in entrata è bloccato e non basta il fatto che il difensore brasiliano non sia ancora stato ceduto a giustificare il ritmo a rilento dei lavori. 

    C’è ancora tanto, troppo, da fare. Juric ha trascorso 1/3 del ritiro consapevole del fatto che metà dei giocatori che sta allenando all’1 di settembre indosseranno un’altra maglia e che molti di quelli che vestiranno invece la casacca granata non sono ancora arrivati. Il 3-1 con cui l’Eintracht Francoforte ha battuto il Torino va quindi letto come un campanello d’allarme in questo senso. 

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