Timossi: #iostosempreconZeman
È Natale e non so come andrà a finire. Però sono felice, anche per due storie che arrivano dal mondo del pallone. E da un'isola meravigliosa popolata da persone meravigliose: la Sardegna.
Gli ultimi giorni mi avevano gettato nello sconforto: quando esonerano Zeman significa che nel mio calcio non c'è più amore. Però ci sono i sardi. Che hanno preso d'assalto il sito ufficiale del Cagliari Calcio e twitter e dicono #iostoconZeman. Beh, io pure, sempre. L'ho detto su Calciomercato.com qualche giorno fa, quando il presidente del club Tommaso Giulini aveva iniziato ad agitare le acque. Lo ripeto oggi dopo la scellerata scelta e tutto il resto.
Il resto è che Giulini aveva chiamato Zenga e l'ex portiere ha risposto: "Grazie, ma resto ad allenare a Dubai". Questa risposta è l'altra cosa che mi rallegra, conferma le qualità umane di Zenga. Per me dice anche che i migliori oggi vanno all'estero, funziona anche per gli allenatori. Uno su tutti: Carlo Ancelotti. Ricordate? In Italia, i suoi tifosi bianconeri gli cantavano "un maiale non deve allenare" e infatti allena il Real Madrid dove non riesce più a perdere. In fondo all'estero era andato anche il sardo Zola: al Chelsea per diventare immenso. Alla fine sarà lui ad allenare il Cagliari. Dettagli.
Viva Zeman evviva i sardi che lo amano, comunque. E che sono abbastanza forti e tenaci per amarlo a lungo. Questo è il vero rischio con il boemo: i grandi amori regalano euforia e gioia e dolore, ma richiedono tenacia. Per questo il sogno Zeman non morirai mai, per questo tutti non lo dimenticano, lo vogliono da Avellino a Pescara, lo chiamano e lo richiamano come a Roma e poi magari lo mollano. Per sostituirlo con un vincente qualunque e sperare che vinca. Non sono mai scelte a furor di popolo, ma calcoli fatti dai dirigenti in ossequioso rispetto al budget. Di questo i tifosi se ne fregano. Questa è gente che sa amare, il che significa saper anche soffrire e detestare la noia. Diceva un altro genio del pallone, il mio maestro Franco Scoglio: "I presidenti passano, il Genoa resta". Vale quasi sempre.
Ora giusto per non annoiarci spero per esempio che Perotti resti al Genoa. Mi dicono che lo voglia davvero la Roma, ma da Genova mi assicurano che non partirà, non a gennaio. Anche per questo sospetto che sarà un buon Natale. Per tutti.
Giampiero Timossi (giornalista Il Secolo XIX)